Liceo delle Scienze Umane
Economico Sociale
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Decreto di Parità Scolastica N. 2684 Codice Meccanografico: MIPMRI500E
LA SCUOLA PARITARIA "S.FREUD" è educazione integrale della persona in cui le discipline di studio rivestono un ruolo formativo importante, perché intraprendono e guidano il graduale maturare della riflessione nell’adolescente e, con essa, delle domande di identità, di motivazione, di orientamento nella società che ci circonda.Per questo motivo il nostro Istituto adotta e promuove una metodologia didattica aggiornata ma sempre fondata sull’educazione “del pensiero e dell'animo”, affidata alla persona del docente e all’unità che egli vive con i colleghi, che favorisce il dialogo educativo insegnante – allievo e la stima reciproca tra le famiglie e i docenti.Il rapporto educativo è costruito quotidianamente dall’insegnante, in un paziente lavoro attento sia alla crescita culturale che umana dell’allievo. Le domande dell’adolescente trovano una risposta serena e mai banale. E’ ricercato il coinvolgimento dei genitori nell’azione educativa condotta dai docenti, nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze.La strategia della lezione è fondata sull’incontro amichevole tra studente e insegnante.I professori curano rigorosamente l’insegnamento della materia, orientano sul metodo di studio, valorizzano le attitudini degli allievi, intervengono su eventuali tensioni e disagi per favorire e sostenere dinamiche relazionali positive.La Scuola "S.FREUD" in aggiunta al monte ore obbligatorio (unità integrative) ad incremento o aggiunta di singole aree disciplinari, per un periodo didattico o per l’intero anno, presenta ogni anno in base alle richieste proposte formative. Oltre alle lezioni ordinarie sono proposti, al pomeriggio o al sabato mattina, corsi di sostegno, recupero e potenziamento, che l’alunno è tenuto a frequentare se richiesto dall’insegnante.La scuola offre inoltre la possibilità di frequentare, il pomeriggio o il sabato mattina, attività didattiche ed educative facoltative (come laboratori e attività di approfondimento).Ricerca di strategie operative fondate sul dialogo educativo docente e allievo per la valorizzazione delle abilità e dei talenti, cosi la ns scuola si presenta alle famiglie e agli studenti . La crescita della ns. Scuola, quale risposta ai mutamenti sociali in essere, come processo continuo, il referente del dialogo educativo, promuove, nei docenti impegnati nella didattica, basandosi sulla sua esperienza e competenza, di sforzarsi e di costruire un rapporto empatico con gli allievi impostando una nuova relazione didattica, scoprendo nuove soluzioni ai problemi dell’apprendimento, ricercando “buone pratiche”, inventando nuove attività e metodologie d’azione, organizzando laboratori. La ns. sfida come scuola è affrontare e saper sostenere oggi, come istituzione, una ricerca di strategie operative fondate sulla comunicazione e sulla sinergia delle risorse e nella diffusione capillare e pervasiva di nuove logiche di relazione tra allievi e docenti, fondate sul dialogo e sulla valorizzazione delle abilità e dei talenti personali. La vera prova che la ns. scuola oggi vuole affrontare è il conseguimento di un rapporto congruo tra efficacia di scelte educative ed efficienza della gestione scolastica, coerente con gli obiettivi dell’Unione Europea che ci chiede in modo chiaro e inequivocabile di diventare una società basata sulla “conoscenza più dinamica e competitiva del mondo”. Per raggiungere tale obiettivo tramite, il “referente del dialogo educativo”, è fondamentalerealizzare un modello favorevole di apprendimento attivo e consapevole attraverso il quale l’allievo possa sperimentare modo d’insegnamento-apprendimento ponendosi in veste di costruttore e protagonista del proprio processo di crescita e formazione. Particolare cura va, pertanto, rivolta all’ambiente di apprendimento, fondamentale per creare una condizione di “appetenza conoscitiva” che nasca da una situazione emozionale favorita dall’accoglienza, dalla protezione, dalla cura educativa, dall’interazione con l’altro, dalla condivisione e dalla cooperazione. Rispetto all’insegnamento tradizionale, che predilige il metodo trasmissivo, che propone un rigido curriculum e che vede nell’insegnante l’unico depositario della trasmissione della conoscenza, l’allievo diviene attore, artefice e protagonista della propria conoscenza e il docente animatore, facilitatore e promotore della conoscenza. Attuando, quindi, una didattica meta cognitiva si può offrire all’alunno l’opportunità di costruire le proprie conoscenze, competenze e capacità, conseguire un metodo di studio e di ricerca critico, imparare ad interpretare, organizzare le informazioni, ristrutturare le informazioni ricevute in classe e nell’ambiente di vita, sia naturale che sociale, praticare e interiorizzare la partecipazione,la collaborazione e la condivisione del lavoro, riflettere su questi processi, per diventare sempre più autonomi nell’affrontare situazioni nuove di apprendimento. È nella fase della progettazione che il “referente del dialogo educativo” deve impegnarsi a favorire tale processo che diviene così un valore aggiuntofinalizzato alla realizzazione di un progetto che coordini e coniughi il lavoro interno svolto dall’istituzione scolastica con quello che si svolge nel chiuso della casa in cui il nostro giovane vive e le richieste dell’attuale società riguardo al soddisfacimento del diritto allo studio.
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