SCUOLA SUPERIORE PRIVATA PARITARIA
DECRETO N.338 MITF005006
DECRETO N.1139 MITNUQ500H
DECRETO N.2684 MIPMRI500E
IT

Radioguida Ascolto Profondo

La Scuola Paritaria S. Freud è lieta di presentare un innovativo progetto di gestione della didattica dal nome “Comunicazione integrata in AULA - ASCOLTO PROFONDO”.

Comunicazione integrata in AULA - ASCOLTO PROFONDO  è un sistema wireless di trasmissione di comunicazione integrata, con microfono e cuffia.Il docente, tramite la sua radio-guida “master”, svolgerà la lezione parlando nel suo microfono e verrà ascoltato dagli studenti direttamente in auricolare. Gli alunni potranno non solo ascoltare, ma anche partecipare e intervenire in maniera attiva alla spiegazione, utilizzando il microfono del proprio dispositivo, essendo così sentiti da tutti i compagni.Tramite l’innovativo progetto, il docente favorirà nello studente l’ascolto profondo dei contenuti, stimolando maggiore attenzione, concentrazione e ordine in classe, affinché l’apprendimento sia sempre più produttivo.scolto profondo è apprendimento persuasivo, non mediato e pertanto immediato e diretto. Esiste una differenza sostanziale tra ascoltare e sentire

Questi due verbi non divergono solo nel dizionario della lingua italiana, ma anche nei modi. “Io ascolto quello che mi è detto, mentre sento la vita che avanza intorno a me”: con questa frase potremmo sottoscrivere la diversità sostanziale tra i due verbi, ma c’è tanto di più.Il nostro udito è sensibile a ciò che è pronunciato e ai rumori che ci circondano. Questo è sentire.La nostra mente è coinvolta per captare e capire le parole che ci sono dette. Questo è ascoltare.

Ascolto, dunque sento. Sento, ma non sempre ascolto Il nostro apparato uditivo entra in causa in ambedue le azioni, ma con una differenza. Mentre si sente, è solo l’udito a essere implicato nel processo; mentre si ascolta sia l’udito, sia le funzioni cognitive sono coinvolte nell’azione. Ascoltare significa prestare attenzione, pensare e ragionare, in poche parole ascoltare è un processo attivo.Sentire una voce non significa ascoltarla. Per farlo è necessario concepire il tono con cui si esprime una persona, captare le differenze nella pronuncia, dare attenzione alle parole scelte per esprimere un concetto.Mentre sentire, è piuttosto facile, ascoltare ed essere ascoltati è più complicato. Si possono sentire le voci, ma non sempre si riesce a capirle. Da qui nasce l’importanza attribuita al saper ascoltare, una qualità che tutti dovrebbe sviluppare. Ascoltare è importante Non ascoltare significa dare nessuna importanza a ciò che ci è detto. Prova a immedesimarti nella persona che sta parlando: non essere ascoltati può essere davvero frustrante, vero?Non si rischia di offendere una persona, si rischia anche di non capire ciò che ci è detto, con conseguenze che possono essere anche molto importanti. Non afferrare un messaggio può portare a prendere scelte sbagliate e nessuno vorrebbe mai trovarsi in questa condizione.

Impara ad ascoltareLa comunicazione esiste perché c’è qualcuno predisposto ad ascoltare il messaggio ricevuto. Non è solo una questione di comprensione: è prima di tutto un modo efficace per avere fiducia nella persona che sta parlando. Ascoltare opinioni differenti, consigli e dritte può aiutarci a comprendere meglio i nostri errori, evitando di farne altri. Ma come s’impara ad ascoltare? La natura ci ha già donato questo pregio, dobbiamo solo imparare a metterlo in atto. Il modo migliore per farlo è coltivare l’ascolto, passo dopo passo.Che cosa intende essere per la Scuola Freud l’ascolto profondo? Trasformiamo  il sentire in ascolto attivo e profondoL’ascolto profondo è uno strumento di relazione, di comunicazione capace di produrre subito una  connessione con il docente.Con quest’ascolto, è permesso allo studente  di prendersi il tempo necessario per assorbire pienamente quello che il docente sta dicendo.Durante un discorso, in media le persone pronunciano 135-160 parole al minuto ma il nostro cervello può arrivare fino a 400/600. Questo vuol dire che la tua mente va molto più veloce della bocca  e questo la rende più propensa a distrarsi in altri pensieri, sta a te cercare di fermarla per renderla veramente presente durante la conversazione.In questo modo non solo comprenderai quello che il tuo insegnante sta dicendo ma potrai rispondere in modo gentile ed appropriato.Ascoltare significa “fare silenzio”Chi è allenato a fare silenzio dentro di sé trova maggior facilità a fare silenzio con gli altri; chi non conosce il silenzio interiore, difficilmente sa tacere di fronte agli altri. Il silenzio è un modo di vivere il rapporto con sé e con gli altri.Fare silenzio è ben altra cosa che stare zitti. E’ creare spazio. L'unità di se stessi si guadagna e si mantiene nel silenzio, nell'interiorità. Il silenzio è uno spazio di quiete, ricco, creativo, che fa crescere. Serve per guardarsi allo specchio, per riconoscersi, per afferrare consapevolezza di sè, della propria libertà, delle proprie energie, dei propri valori. L’efficacia di una relazione di aiuto non si misura sulla base dell'abbondanza di parole, ma sulla disposizionè ad ascoltare. Il silenzio è uno spazio offerto all'altro perché́ possa esprimersi nei modi e nei tempi a lui adatti, perché́ possa raccogliersi, ascoltarsi, riordinare i suoi pensieri.Ascoltare significa voler capire.L’ascolto è un atto interiore che non permette di pensare ad altro, implica la volontà̀ di andare a fondo, il desiderio di capire. Esige coscienza, attenzione, silenzio, impegno, tempo. Nell'ascolto c'è sempre intenzionalità, volontà di comprensione profonda. Per ascoltare bisogna volerlo. Si può sentire ma non ascoltare. Non si può ascoltare senza sentire.

L’ascolto profondo un ascolto “efficace”

• stare attento a non interpretare il messaggio troppo rapidamente. Bisogna cercare la chiave di ciò che l’altra persona sta cercando di comunicare.

• mettere da parte le proprie opinioni e i propri punti di vista per tutto il tempo che si ascolta.

• non preparare la propria risposta mentre si ascolta. Occorre capire l’intero messaggio prima di decidere che cosa dire quando sarà il proprio turno. L’ultima frase di chi parla potrà dare, infatti, una nuova direzione riguardo a quanto aveva detto prima.

• non interrompere. Fare delle domande per assicurarsi più informazioni, non per intrappolare chi parla o chiuderlo in un angolo.

• essere consapevole che il linguaggio di colui che parla sarà diverso dal linguaggio che useremmo per dire le stesse cose. Non cavillare sulle parole, ma cercare di arrivare al loro vero significato.

 • prima di rispondere, riassumere ciò che si pensa che la persona abbia voluto dire. Se la propria interpretazione non è accettata, occorre chiarire i punti contestati prima di tentare di esporre le proprie tesi.

Dotazione docente: una radio guida master 

Dotazione studente: una radio guida con auricolare per ogni alunno, che verrà prelevata a inizio giornata e poi depositata in un armadio in classe dedicato.

 


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