Nelle giornate del 10 e 17 marzo 2025 gli studenti della classe quinta A e quarta B dell’indirizzo tecnico economico turistico prenderanno parte al progetto “Fisco e scuola per seminare legalità” in collaborazione con Agenzia delle Entrate e Riscossione che si terrà presso le sedi di via Accademia e viale Fulvio Testi dalle ore 09:00 alle ore 12:00.
IMPORTANTE
Agenzia delle Entrate-Riscossione dedica da anni impegno e attenzione alla crescita della cultura della legalità fiscale, organizzando nelle scuole incontri e dibattiti con gli studenti. Nato nel 2015, grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, Seminare legalità ha l’obiettivo di sviluppare il senso di responsabilità civile e sociale nelle nuove generazioni. L’offerta formativa si è nel tempo rinnovata, arricchendosi con il progetto Fisco e scuola per seminare legalità, realizzato insieme all’Agenzia delle Entrate, che proponiamo nell’a.s. 2024/2025 per il quarto anno. Insieme all’Agenzia delle Entrate, inoltre, partecipiamo ai Tavoli della legalità e a varie altre iniziative locali, sempre finalizzate alla promozione della legalità in generale e della legalità fiscale in particolare. Il progetto Fisco e scuola per seminare legalità nello specifico si concretizza in due quaderni didattici interattivi, uno per le scuole Primarie e l’altro per le Secondarie. I quaderni sono rivolti a studenti, insegnanti e famiglie: possono essere consultati in classe e online anche da casa e offrono spunti di riflessione, giochi, video, suggerimenti di film e libri per capire come funzionano le tasse, perché è giusto pagarle e quali sono le attività e il ruolo che le nostre due Amministrazioni svolgono ogni giorno. I quaderni sono utili per introdurre concetti come il rispetto delle regole e per spiegare perché è indispensabile che ognuno di noi contribuisca al funzionamento della società pagando le imposte. Al termine degli incontri proponiamo questionari ai professori di tutte le scuole e agli studenti di quelle secondarie di secondo grado: ai professori chiediamo valutazioni e commenti sulla lezione, mentre i questionari per gli studenti servono a verificare l’apprendimento e stimolare la riflessione sui temi trattati. L’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione collaborano con il Ministero dell’istruzione per diffondere la cultura della legalità fiscale nelle scuole. In particolare, l’Agenzia delle Entrate promuove dal 2004 il progetto Fisco e Scuola e l’Agenzia delle entrate-Riscossione dal 2015 il progetto Seminare legalità. Entrambe le iniziative trovano spazio all’interno della circolare sull’offerta formativa per l’educazione economica, pubblicata di anno in anno dal Ministero
CONTENUTI DELL’INCONTRO FORMATIVO
Seminare legalità Perché è giusto pagare le “tasse” e cosa succede se non si pagano: questo, in sintesi, il contenuto del progetto Seminare legalità messo a punto dall’Agenzia delle entrate-Riscossione. Seminare legalità consiste in una lezione multimediale guidata e commentata da funzionari dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. Il supporto di slide e video (film, TG ecc.) permette di far arrivare ai ragazzi concetti chiari e semplici, stimolando la loro attenzione. Durante l’incontro si affrontano con gli studenti i principi base della legalità e della legalità fiscale in particolare, e la loro concreta applicazione anche nella vita quotidiana dei ragazzi. La lezione parte dai principi costituzionali su cui si fonda il dovere tributario (art. 2 e art. 53) e stimola la riflessione sull’evasione fiscale, sui danni che provoca alla società e su come si generi, quando non viene fatta correttamente la dichiarazione dei redditi. La lezione si chiude con una panoramica sul ruolo e i compiti dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. Spesso, alla fine della lezione, i ragazzi vengono impegnati in attività creative come l’ideazione di spot contro l’evasione fiscale oppure ludiche, come la partecipazione a giochi di ruolo in cui devono simulare una situazione reale: in questo modo, mettono subito in pratica quanto appreso durante l’incontro.
OBIETTIVI FORMATIVI E DI COMPETENZE
LEGGE. Le leggi sono le regole che ci permettono di vivere insieme. Come cittadini di uno Stato è, quindi, obbligatorio rispettarle. Si rispetta la “legge” anche quando i nostri genitori pagano le imposte per contribuire al bene comune. Con la parola “legge” si definiscono le norme che vengono emanate dal Parlamento ed entrano in vigore quando vengono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana; i “decreti legge”, invece, sono approvati dal Governo in casi di necessità e urgenza e devono essere convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
NORMA. Questo termine si usa spesso come sinonimo di legge, ma la norma è più precisamente il contenuto delle leggi. Le “norme costituzionali” sono il contenuto della Costituzione, che è la legge fondamentale dello Stato ed è, quindi, gerarchicamente superiore a tutte le altre.
CONTRIBUENTE. È il cittadino che partecipa alle spese dello Stato, pagando le imposte e le tasse dovute.
TRIBUTO. Indica in generale il contributo in denaro dovuto dai cittadini allo Stato e agli altri Enti pubblici. Sono tributi sia le tasse sia le imposte.
TASSA. “Pagamento” che un cittadino deve a un Ente pubblico (Comuni, Università, ecc.) per la fornitura di un bene o di un servizio (ad esempio, le tasse scolastiche che si pagano per iscriversi alla scuola pubblica).
IMPOSTA. È il versamento che viene richiesto per finanziare le spese pubbliche che interessano tutti come strade, ospedali, scuole, sicurezza. Quindi, a differenza della tassa, l’imposta non è legata direttamente alla fornitura di uno specifico servizio.
IRPEF. (imposta sui redditi delle persone fisiche) È l’imposta che viene richiesta ai dipendenti, ai pensionati, ai professionisti e alle imprese individuali in base ai redditi che dichiarano ogni anno. È personale perché riguarda tutti i redditi prodotti dalle persone ed è progressiva perché si applica con percentuali (aliquote) che crescono in base al reddito.
IVA (imposta sul valore aggiunto). L’Iva si applica sull’aumento di valore e quindi di prezzo che un bene o un servizio acquista nei suoi vari passaggi, dalla produzione alla distribuzione fino alla vendita al consumatore finale. Questo incremento di valore si chiama, appunto, “aggiunto”. Quindi, a ogni passaggio, chi acquista un servizio o un bene deve pagare l’Iva al professionista o al venditore (che la versa allo Stato) e potrà poi a sua volta recuperarla attraverso il meccanismo della detrazione (vedi voce alla pagina accanto). L’unico soggetto che paga l’imposta senza poterla poi recuperare è il consumatore finale.
REDDITO. Il reddito rappresenta tutte le entrate che una persona, una ditta o un professionista ottiene in un anno perché esercita un’attività lavorativa, possiede un bene (ad esempio, il canone che proviene da una casa data in affitto) o investe in un’azienda che ha prodotto dei profitti. DICHIARAZIONE DEI REDDITI. È un modello con il quale si comunicano i propri redditi all’Agenzia delle Entrate. Questi stampati variano a seconda che si tratti della dichiarazione di lavoratori e pensionati (modello 730) o titolari di partita Iva (modello Redditi). L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti, in un’area riservata del sito, anche una dichiarazione dei redditi precompilata con diversi dati già inseriti.
FATTURA. Documento che deve essere emesso per le vendite o i servizi tra operatori economici (imprese, artigiani e professionisti), o quando viene richiesto dal cliente, per certificare la vendita/ prestazione. Dal 1° gennaio 2019 la fattura elettronica ha sostituito la fattura cartacea per quasi tutti gli operatori economici.
SCONTRINO O DOCUMENTO COMMERCIALE. Documento che deve essere rilasciato dai commercianti al dettaglio e dagli artigiani (per esempio, il parrucchiere) al cliente quando vendono un bene o prestano un servizio. Dal 2020 i dati contenuti nello scontrino vengono memorizzati e inviati dagli operatori direttamente all’Agenzia delle Entrate per via digitale (per questo si parla di “corrispettivi telematici”).
EVASIONE FISCALE. Comportamento di chi non paga, in tutto o in parte (evasione totale o parziale), i tributi che deve allo Stato, venendo meno così ai propri obblighi fiscali e sottraendo risorse alla collettività.
CARTELLA DI PAGAMENTO. Documento che l’Agenzia delle entrate-Riscossione invia ai cittadini che non hanno pagato in tempo le tasse o le imposte dovute. Le informazioni contenute nella cartella sono trasmesse all’Agenzia delle entrate-Riscossione dagli Enti che hanno un credito nei confronti dei cittadini per somme non versate: l’Agenzia delle Entrate per le imposte, i Comuni per le tasse sulla spazzatura o le multe e l’Inps per i contributi per le pensioni.
FERMO AMMINISTRATIVO. Se dopo aver ricevuto una cartella di pagamento, il cittadino continua a non pagare quanto dovuto, l’Agenzia delle entrate-Riscossione può disporre il blocco della sua macchina o del suo motorino con un atto amministrativo, il cosiddetto “fermo”.
ALIQUOTA. Percentuale che si applica al reddito che deve essere tassato per determinare l’imposta da pagare. Per chi paga l’Irpef, ad esempio, le aliquote sono pari al 23%, 35% e 43%, a seconda della fascia di reddito in cui si rientra.
DETRAZIONI. Somme che possono essere sottratte dalle imposte da pagare, in modo da diminuirne l’importo (come una specie di sconto). Sono collegate a spese che il contribuente ha effettuato. Danno diritto a una detrazione, ad esempio, le spese per visite mediche e acquisto dei medicinali, le tasse scolastiche, le spese per l’attività sportiva dei giovani e quelle per ristrutturare casa.