In data 17 febbraio 2017, gli studenti delle classi Terza e Quarta di entrambi gli indirizzi curricolare hanno partecipato al seminario in sede Allenarsi per il futuro offerto da Bosch Italia, in collaborazione con Randstad, azienda leader nel settore della ricerca dell’occupazione.
I ragazzi sono stati suddivisi su due turni (prima le classi terze, quindi le due quarte), sotto la supervisione dei docenti prof. Daniela Ferro e prof. Luigi Pulvirenti.
L’incontro ha trovato la sua finalità specifica nella sensibilizzazione dei ragazzi nei confronti delle attività che fanno capo all’Alternanza Scuola-Lavoro e al loro futuro inserimento nel mondo delle professioni.
A introdurre e presentare i principi che sono alla base del progetto formativo Allenarsi per il futuro sono state la campionessa olimpionica di ginnastica ritmica (una delle “farfalle” fiori all’occhiello dello sport Made in Italy) Daniela Masseroni e la dottoressa Bosco, di Randstad, che hanno coinvolto gli studenti in un training di riflessione personale sul percorso che ognuno di essi sta effettuando, in base alle proprie potenzialità, risorse, aspettative e sogni.
Il concetto che sta alla base – com’è stato sottolineato più volte – è quello di “allenamento”. Si fa fatica a raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati; si incontrano ostacoli. Tuttavia la motivazione non deve mai venire meno. Gli scontri ci saranno, come pure le cadute: ma gli incidenti di percorso sono solo momenti di un percorso di crescita, e non devono essere vissuti come limiti o, peggio, come fallimenti, bensì come un’opportunità. Lo sport è l’esempio eclatante: mesi di duro lavoro, in silenzio, lontano dal pubblico, fra sacrifici e limitazioni, per prepararsi a una gara da cui, magari, dipende un intero anno di lavoro. Se non è stato praticato un duro e costante allenamento, tuttavia, quel giorno, il giorno della gara, non può essere affrontato a dovere.
Il coinvolgimento di personaggi del mondo sportivo ha inevitabilmente fatto presa sui nostri studenti, che hanno appreso dalla viva voce della Masseroni come sia possibile, con impegno e dedizione, riuscire a conciliare una passione, che poi è diventata un lavoro, con lo studio.
Certo, al cospetto di domande del tipo “che cosa sogni per il tuo lavoro?”, o “che cosa vuoi fare da grande?”, alcuni studenti hanno balbettato, ma di quel balbettio che lascia intravedere un mix di aspettative e di dubbi, di paure e di speranze che sono fisiologiche nel corso dell’adolescenza. Per decidere, il tempo c’è. Per scegliere, però, occorre fare in fretta.