18 aprile 2023
I paesi UE hanno segnalato 14.145 vittime di traffico di esseri umani nel periodo compreso tra il 2017 e il 2018, di cui il 72% rappresentato da donne e ragazze. Il dato è riportato in una relazione della Commissione Europea, secondo cui l’Italia è al secondo posto nell’UE-27 per numero di vittime (1.988 persone, contro le 2.846 della Francia al primo posto). La gran parte delle vittime in Italia (1.743) è di sesso femminile.
I bambini vittima di traffico di esseri umani rappresentano quasi un quarto del totale (il 22%) delle vittime registrate. In ogni caso il dato reale potrebbe essere molto più grande, vista l’assenza di dati coerenti e comparabili. Più della metà (il 60%) delle vittime registrate sono state oggetto di traffico di esseri umani per sfruttamento sessuale. Il 15% delle vittime è stato introdotto per altri tipi di lavoro forzato e un altro 15% per motivi di accattonaggio forzato, prelievo di organi o servitù domestica. Circa metà delle vittime (il 49%) proviene da un altro paese UE. Circa tre quarti dei trafficanti registrati è di sesso maschile e per la maggior parte sono cittadini UE.
La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù. Gli autori impongono la loro volontà alle vittime sfruttandone l’impotenza e impiegando mezzi di pressione. Questo sfruttamento è illegale anche se la vittima vi acconsente. La tratta di esseri umani comprende in particolare le seguenti forme di sfruttamento: sfruttamento sessuale, ad esempio nella prostituzione coatta; lavoro coatto, il quale comprende pratiche quali la schiavitù, lo sfruttamento domestico, la costrizione a commettere reati e la costrizione alla mendicità; prelievo e traffico di organi.
Mentre, infatti, il traffico di migranti si può configurare come un reato contro lo Stato e spesso implica un interesse reciproco del trafficante e della vittima, la tratta degli esseri umani configura un reato contro la persona e presuppone come obiettivo lo sfruttamento della risorsa umana. Infine, si può suddividere quest'ultimo in "sfruttamento di manodopera" e "sfruttamento sessuale".
Si osservano sempre più casi in cui richiedenti asilo diventano vittime della tratta di esseri umani. La loro situazione li rende molto vulnerabili, sono sovente gravemente traumatizzati e necessitano quindi di protezione e sostegno particolari. In questo contesto la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha istituito procedure interne volte in particolare ad agevolare il flusso di informazioni, a identificare le vittime e a offrire loro rapidamente un’assistenza adeguata. Ha altresì introdotto un programma di sensibilizzazione e formazione destinato al proprio personale. Questi processi saranno trattati e ottimizzati nel quadro dell’azione «Asilo – protezione delle vittime» del Piano d’azione nazionale contro la tratta di esseri umani (2017-2020).
“Il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’accoglienza o l’accoglienza di persone, mediante la minaccia o l’uso della forza o altre forme di coercizione, rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o del dare o ricevere pagamenti o benefici per ottenere il consenso di una persona che ha il controllo su un’altra persona, a scopo di sfruttamento è qualcosa di scandaloso e che fa veramente pena. La gente deve conoscere il passato.”
A cura della classe 1^A TURISMO