14 febbraio 2023
Com’è nato il mascara?
Nella prima metà dell’800, il profumiere francese Eugene Rimmel creò il primo prototipo di Mascara, utilizzando solo vaselina e polvere di carbone. Successivamente verrà messo poi in commercio dai suoi figli nei primi del 900, dando vita al brand Rimmel.
Circa nello stesso periodo ma dall’altra parte dell’Oceano, a Chicago, il farmacista Thomas Williams crea un panetto chiamato “mascara” (da utilizzare con uno scovolino bagnato) per aiutare la sorella Maybel a valorizzare il proprio sguardo ed enfatizzare la propria bellezza, nel 1915 Thomas Williams fonda Maybelline. Facendo un salto indietro nella storia è incredibile pensare a quante diverse declinazioni abbia avuto l’ideale di “sguardo femminile” nella storia: anni in cui ciglia lunghissime venivano considerate sensuali si sono succeduti a periodi in cui l’occhio doveva essere nudo (ad esempio ciglia dorate e quasi invisibili nel Periodo Elisabettiano) fino ad arrivare all’epoca Vittoriana, in cui l’era del Mascara ha rivoluzionato il volto femminile. La storia del Mascara trova le proprie radici sulle sponde del Nilo, dove uomini e donne utilizzavano una pasta nera, il kohl, malachite e unguenti per scurire e infoltire le ciglia e creare un makeup occhi che, grazie alle proprietà e agli ingredienti utilizzati, serviva anche come protezione per gli occhi dai raggi solari. Al contrario in Grecia si preferiva un volto più modesto, a Roma si preferivano le ciglia lunghe, curve e voluminose, drammatizzate grazie al kohl e al sughero bruciato per scurirle, dimostrando una virtuosa cura del proprio aspetto ma anche come simbolo di castità. Un ideale, quello del volto “puro” dalle ciglia lunghe, che venne ribaltato nel Medioevo, dove la pressione religiosa vedeva nello sguardo femminile una tentazione e incoraggiava le donne a depilarsi ciglia e sopracciglia, in modo da renderle completamente inesistenti o risaltare il meno possibile.