12 febbraio 2018
SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD
Tecnico Tecnologico – Tecnico Economico – Liceo Economico Sociale
I RITARDATARI? GLI SCIENZIATI HANNO CAPITO PERCHÉ E COME ELIMINARE.
Gli scienziati ci spiegano perché alcune persone sono sempre in ritardo: ecco svariati consigli per smettere.
Gli scienziati hanno capito perché alcune persone non possono fare a meno di arrivare in ritardo: tutta colpa dell'inettitudine di calcolare i tempi necessari. Insomma, chi arriva in ritardo non è in grado di capire quanto tempo ci vuole, ad esempio, per raggiungere in stazione da casa e per questo molto spesso perde il treno o si ritrova sul binario con largo anticipo.Scuola Paritaria Milano
Ritardatari cronici. Arrivare cinque minuti in ritardo può capitare, ma quando non si riesce a essere puntuali, neanche per sbaglio allora bisogna chiedersi: com’è possibile? Se alcuni definiscono il ritardo, un’arte, per altri, gli scienziati, in realtà è un effetto collaterale della nostra personalità. Come si legge sul Wall Street Journal, infatti, esistono persone che, per quanto possano essere intimorite pur di non arrivare in ritardo, riescono comunque a non essere puntali.
Facciamo i conti. Secondo gli esperti, uno dei motivi più ovvi e comuni in grado di spiegare la condotta dei ritardatari è la loro incapacità di calcolare quanto tempo ci voglia a raggiungere il luogo in cui devono andare: il 40% delle persone, mediamente, sottostima il tempo necessario per portare a termine un compito.Scuola Paritaria Milano
Questione di personalità. In uno studio del 2013, i ricercatori hanno scoperto che spesso i ritardatari sono anche multitasche (cioè tendono a fare più cose insieme) e questo li rende meno attenti a ciò che fanno. Tendenzialmente, le persone si suddividono in due gruppi: quelli che calcolano un minuto in cinquantotto secondo e quelli che invece dicono che è passato un minuto quando in realtà sono trascorsi settantasette secondi, questi, vanno da sé, sono i ritardatari.
Ma che fare? Ammettere di avere questo problema e intendere che è legato a un'incapacità complessiva di calcolare i tempi necessari, ci permette di lavorare sui nostri difetti: ma come? Ad esempio suddividendo la giornata in momenti più definiti o provando a creare un'immagine mentale del compito da svolgere pensando quindi a quanto tempo possa volerci davvero. In ultimo, una volta calcolato il tempo ipotetico per raggiungere un posto, i ritardatari possono aggiungere qualche minuto: cioè se pensiamo che ci vogliamo dieci minuti per arrivare in stazione, quantifichiamone venti.Scuola Paritaria Economico Turismo Freud Milano