14 giugno 2016
Il segnale nella nona rilevazione sulla Convenzione: i giovani utilizzano tabacco, sostanze psicoattive e alcol. Condividono le proprie foto a sfondo sessuale sul social network, passano ore davanti alla tv e giocano regolarmente d’azzardo online.
E’ la genesi dell’eccesso. Il nono rapporto sul monitoraggio della Convenzione dei diritti sull’infanzia ha definito così gli adolescenti italiani. Fanno utilizzo di tabacco, sostanze psicoattive e alcol. Non hanno paura di condividere le proprie foto a sfondo sessuale con altri sul social network. Molti di loro giocano regolarmente d’azzardo online e quattro su dieci passano davanti al televisore da una a due ore al giorno.
Dati che scricchiolano con le risorse destinate all’infanzia e all’adolescenza da parte del Governo: la stima finale della spesa al netto dei costi per il personale è di quattro miliardi nel 2014 e 4,2 miliardi nel 2015, quindi tendenzialmente in crescita. Una spesa che comunque rappresenta solo lo 0,2% del Pil, poco meno di 400 euro per minorenne.
Un allarme lanciato dalle novantuno associazioni che attraverso 134 operatori hanno esaminato cinquanta temi e i 2.293.778 adolescenti italiani. Il primo aspetto da rilevare è la sedentarietà dei nostri ragazzi: la televisione e il telecomando sono i loro maggiori alleati (il 24,5% sta davanti allo schermo per un tempo che va da due a quattro ore al giorno e il 6,2% vi trascorre più di quattro ore). Il 92,6% trascorre intere giornate al telefonino. Aumenta anche il numero di coloro, tra i quattordici e i diciassette anni, che fanno un uso intenso del personal computer: il 23,6% lo usa da due a quattro ore e circa il 12% più di quattro ore. Non esiste un momento “libero” da tecnologia, neppure il tempo dei pasti tant’è che alcune affascinanti analisi stanno esaminando le possibili attinenze tra l’uso delle nuove tecnologie e il comportamento alimentare nella popolazione adolescente.
Non si può stare indifferenti nemmeno a quel 63,4% di studenti che hanno accolto di aver assunto sostanze psicoattive nei trenta giorni precedenti la rilevazione: “Spesso – spiegano i ricercatori che hanno steso il dossier – gli adolescenti usano droghe per curiosità oppure perché procurano sensazioni piacevoli e, più regolarmente, per sentirsi accettati dal gruppo dei pari. Il poli-consumo di sostanze legali e illegali rappresenta lo stile preponderante, specialmente per quanto riguarda l’assunzione di alcol, tabacco e cannabis”.
E se un tempo tra i quattordici e i diciassette anni si scopriva la sessualità sulle riviste pornografiche oggi, i ragazzi mostrano loro stessi quotidianamente utilizzando la Rete: oltre il 60% degli intervistati di una ricerca afferma che condividere le proprie foto a sfondo sessuale è una scelta individuale. Non è così secondo il gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia che denuncia l’insufficienza di percorsi idonei di educazione all’affettività e alle emozioni.
Il rapporto non manca di riaccendere i riflettori sul gioco d’azzardo riportando i dati dell’Osservatorio sulle tendenze e i comportamenti: su un campione di circa quattromila giovani su tutto il territorio nazionale, emerge che tra i nativi digitali, l’11,5% gioca regolarmente d’azzardo online; il 13% scommette online.