20 ottobre 2016
Cercano un orecchio che sappia ascoltare
È l’ascolto che i giovani cercano ovunque. Non perché abbiano una particolare narrazione da fare, ma perché se un altro è disposto ad ascoltare, ciò significa che esiste qualcuno che si è accorto di loro. È forte, infatti, nei giovani il bisogno di sentirsi approvati, riconosciuti per quel che sono, come persone, e quindi di ricevere una risposta non generica o massificata ma personalizzata.
Ecco perché l’adulto non può ridurre la missione educativa alla sola socializzazione. Educare oggi vuol dire assicurare ai ragazzi un accompagnamento generazionale nella vita e questo concretamente si fa camminando un tratto di strada insieme. Invece la proposta che oggi un giovane riceve nella realtà sociale in cui vive è che deve affermare se stesso in solitudine, cioè potendo contare solo sui propri mezzi, solo su se stesso. E questo è drammatico perché in tal modo il giovane cresce “senza l’altro”. Istituto Tecnico Turismo
Cercano un legame
Sia come relazione fatto di tenerezza, sia come tribù di attinenza, che permetta il superamento della solitudine e dell'emarginazione.
È alla solitudine e all’isolamento che ogni giovane cerca in tutti i modi di reagire. Nella nostra società individualizzata il giovane esprime un’evidente voglia di comunità. Di qui il fenomeno delle tribù giovanili che si aggregano intorno ad un totem.
Cercano visibilità, un flash su di sé come conferma di esistere.
È il modo di sentirsi vivi e di essere presenti e incisivi nella società dello spettacolo e nella civiltà dell’immagine. Non è per niente un’esigenza di questa generazione. Anche in passato i giovani volevano essere protagonisti, come ben sappiamo, ricorrendo a ogni mezzo. Evitando allusioni (che sarebbero estreme) al fenomeno del terrorismo si pensi invece ai “ragazzi di vita” raccontati, ad esempio, da Pasolini. Scuola Paritaria Milano
Cercano una bussola per trovare la rotta
Questi giovani sono inquieti, insicuri, incerti, spaesati, disorientati, smarriti. È per questo che cercano l’acqua come la terra arida del deserto, cercano una bussola come i naviganti dispersi in mezzo all’oceano.
Come altre generazioni del passato, anche i giovani d’oggi sono affascinati dall’esperienza del viaggio e dalla metafora del cammino, della strada e del traguardo.
Cercano una risposta alla domanda di identità
Non sapere quale sia la propria identità, non poter raccontare a quale comunità si appartiene come storia e come tradizione: è forse uno dei più importanti problemi dei nuovi giovani, sospesi in molti casi tra nichilismo, relativismo e fondamentalismo.
È inevitabile che in una società plurale, multiculturale, complessa e confusa i giovani siano alle prese con le sfide dell’identità. Scuola Informatica