29 dicembre 2016
In data 10 gennaio 2017 le classi 1^ A Informatica e 1^ A Turismo dell'Istituto S. Freud parteciperanno alla visione della rappresentazione teatrale “Novecento” tratta dal romanzo di Alessandro Baricco -regia di Corrado d’Elia - presso il teatro Litta di corso Magenta 24 Milano, alle ore 10,30.
“Non si è completamente fregati finché si ha una buona storia da raccontare” e Novecento è sicuramente una buona storia da condividere, forse una delle migliori. La storia, incredibile, fantastica, quasi irreale di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista del mondo, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita, senza mai scendere. L’uomo che sapeva suonare una musica indefinibile, soprattutto quando suonava in terza classe, per chi non se la poteva permettere. La dimensione è quella del ricordo, denso, intenso, come accade con le grandi storie che parlano di un tempo andato e riempiono le ore lunghe, magari ascoltate dalla rauca voce di un marinaio in una bettola in un porto, tra incanto e incredulità, tra verità e allucinazione. Il tempo della storia sono i meravigliosi anni Venti, a cavallo tra le due guerre, l’età del jazz, quando ogni cosa sembrava muoversi seguendo quel ritmo irresistibile e gradevolmente denso di quando le parole e la musica si incontrano in accordo e si scambiano i ruoli: le parole diventano musica e le note racconto indispensabile, fino a comporre una partitura originale, unica. Il luogo, è una nave, il Virginian, dal nome che sa di lontano, che fa la spola dall’Europa alla sognata America e che racchiude in sé tutte le storie del mondo. Per tutto questo Novecento non è un monologo, ma un incarnato di perfezione, una favola struggente e bellissima da raccontare con la stessa malinconica voluttà che lui usava quando accarezzava le curve di un ragtime (dalla scheda pubblicata sul sito del Teatro Litta).
Finalità
Attraverso la fruizione di un testo narrativo in forma di monologo teatrale, si intende presentare allo studente il macroargomento su cui verte la pianificazione didattica relativa al primo anno del primo biennio: il testo letterario narrativo nella fenomenologia delle sue possibili manifestazioni. Si tratta pertanto di un’esperienza che consente allo studente di percepire concretamente il testo, tramite la trasposizione dalla pagina scritta al palcoscenico, dalla lettura personale alla recitazione di un professionista. È inoltre da evidenziare la propedeuticità rispetto l’approccio al testo teatrale e al suo linguaggio, anch’esso parte integrante della pianificazione didattica di Lingua e Letteratura italiana del primo biennio.
Obiettivi
- Conoscenza preliminare del romanzo Novecento, di Alessandro Baricco, in quanto opera narrativa di pregio nel panorama letterario italiano contemporaneo.
- Autovalutazione dello studente che, a confronto col monologo recitato, potrà testare le proprie competenze nell’approcciare in modo corretto un testo narrativo.
- Affinare la propria capacità di interpretazione e valutazione critica personale di un testo narrativo.
- Sperimentare quali meccanismi narrativi mutino (e come ciò avvenga) nella trasposizione teatrale di un romanzo.
- Esercitare le proprie abilità e competenze nell’individuazione autonoma - a confronto con la recitazione “viva” di un testo – delle caratteristiche narrative principali: trama (nei suoi momenti topici); tipologia del personaggio; utilizzo dello spazio e del tempo (con particolare riferimento ai rapporti tra fabula e intreccio, e a quello tra tempo della storia e tempo del racconto).
- Favorire il processo di individuazione della focalizzazione rispetto alla figura del narratore.
- Facilitare la percezione di sé non solo come destinatario di un testo, ma anche come “narratario”, attraverso la trasposizione scenica e il muto dialogo con l’attore.