24 gennaio 2021
In data 24 gennaio 2021, il giornale SardaNews pubblica l’intervista fatta al Dott. Daniele Nappo, Rappresentante Legale della Scuola Paritaria S. Freud di Milano, circa la necessità che la scuola torni a essere luogo di aggregazione, comunità educante, contesto sereno per gli adolescenti, provati emotivamente dal lungo lockdown e dalla impossibilità di frequentare regolarmente le lezioni in presenza, per le restrizioni anticontagio per Covid-19.
Ora, alla luce del ritorno, anche se graduale, delle lezioni in aula, occorre tutti impegnarsi affinchè non ci si fermi più.
https://sardanews.it/notizie/695982-scuola-freud-milano-bene-ripartire-ma-ci-sia-continuita
Scuola: Freud Milano; bene ripartire, ma ci sia continuità
Nappo, studenti devono riappropriarsi quotidianità scolastica
(ANSA) - MILANO, 24 GEN – “Benissimo che si riparta, ma adesso ci vuole continuità. Tutti sono contenti di questa scelta, studenti, insegnanti, genitori, personale, anche se i tempi di comunicazione hanno creato ad alcuni istituti difficoltà.
Ora però, dopo tanti mesi di lontananza dalle aule e di didattica a distanza, bisogna garantire la stabilità di frequenza”. Lo sottolinea il direttore della scuola superiore Freud di Milano, 700 studenti, Daniele Nappo.
La didattica - osserva il dirigente interpellato dall’ANSA - necessita di un contatto umano, di sguardi, di relazioni, aspetti che sono essenziali per costruire una formazione e uno sviluppo globale degli adolescenti. La scuola deve poter tornare a essere un punto di riferimento e un luogo dove maturare le prospettive di speranza e di fiducia per il futuro, dopo questo periodo che ha segnato un grave impatto trasformandosi in un disagio per molti di loro, con il rischio di portare con sé conseguenze psicologiche e cognitive causate dall'isolamento”.
“Un crescente numero di studi indica che quella degli adolescenti sia una delle popolazioni più esposte alle conseguenze psicologiche della pandemia - rende noto Nappo -. In Italia uno studio nazionale condotto su 2.064 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 19 anni ha rivelato disturbi della sfera emotiva di rilievo, specialmente tra le giovani donne. Nella popolazione femminile, difatti, i livelli di preoccupazione e di ansia sono stati più elevati, così come i sentimenti di angoscia e tristezza causati dalla solitudine avvertita durante il lockdown, facendo emergere il ruolo cardine delle lezioni scolastiche in presenza nello sviluppo psichico e sociale degli adolescenti”.
Insomma “gli studenti devono riappropriarsi di una quotidianità, quella scolastica che non deve più mancare, cosi sarà possibile, auspichiamo, recuperare quella serenità necessaria che tanto è mancata; adesso tutti dobbiamo impegnarci perché la scuola non si fermi più”. (ANSA).