25 gennaio 2021
Il giorno 25 gennaio 2021, RADIO BRUNO, nel programma "Il Positivo Quotidiano", menziona la Scuola Paritaria S. Freud di Milano e il suo Legale Rappresentante, Dott. Daniele Nappo, in merito alla ripresa delle lezioni in presenza, dopo il lungo periodo di Didattica a Distanza per le misure restrittive anticontagio da Covid-19.
La didattica - osserva il dirigente interpellato dall’ANSA - necessita di un contatto umano, di sguardi, di relazioni, aspetti che sono essenziali per costruire una formazione e uno sviluppo globale degli adolescenti.
Bene che la Scuola sia ripartita, ora ci vuole continuità.
Di seguito il testo letto in radio da Beppe Spatola, speaker radiofonico dell’emittente bresciana: la registrazione è al link https://soundcloud.com/user-289289537/positivo-quotidiano-del-25
Scuola: Freud Milano; bene ripartire, ma ci sia continuità
Nappo, studenti devono riappropriarsi quotidianità scolastica
(ANSA) - MILANO, 24 GEN – “Benissimo che si riparta, ma adesso ci vuole continuità. Tutti sono contenti di questa scelta, studenti, insegnanti, genitori, personale, anche se i tempi di comunicazione hanno creato ad alcuni istituti difficoltà.
Ora però, dopo tanti mesi di lontananza dalle aule e di didattica a distanza, bisogna garantire la stabilità di frequenza”. Lo sottolinea il direttore della scuola superiore Freud di Milano, 700 studenti, Daniele Nappo.
La didattica - osserva il dirigente interpellato dall’ANSA - necessita di un contatto umano, di sguardi, di relazioni, aspetti che sono essenziali per costruire una formazione e uno sviluppo globale degli adolescenti. La scuola deve poter tornare a essere un punto di riferimento e un luogo dove maturare le prospettive di speranza e di fiducia per il futuro, dopo questo periodo che ha segnato un grave impatto trasformandosi in un disagio per molti di loro, con il rischio di portare con sé conseguenze psicologiche e cognitive causate dall'isolamento”.
“Un crescente numero di studi indica che quella degli adolescenti sia una delle popolazioni più esposte alle conseguenze psicologiche della pandemia - rende noto Nappo -. In Italia uno studio nazionale condotto su 2.064 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 19 anni ha rivelato disturbi della sfera emotiva di rilievo, specialmente tra le giovani donne. Nella popolazione femminile, difatti, i livelli di preoccupazione e di ansia sono stati più elevati, così come i sentimenti di angoscia e tristezza causati dalla solitudine avvertita durante il lockdown, facendo emergere il ruolo cardine delle lezioni scolastiche in presenza nello sviluppo psichico e sociale degli adolescenti”.
Insomma “gli studenti devono riappropriarsi di una quotidianità, quella scolastica che non deve più mancare, cosi sarà possibile, auspichiamo, recuperare quella serenità necessaria che tanto è mancata; adesso tutti dobbiamo impegnarci perché la scuola non si fermi più”. (ANSA).