11 febbraio 2021
In data 11 Febbraio 2021, OggiScuola fa eco al Progetto “Emozioni” avviato dalla Scuola S. Freud di Milano, dopo un periodo di osservazione degli studenti frequentanti l’Istituto, successivamente alla ripresa delle lezioni in presenza.
Gli studenti sono rimasti a casa, lontano dalla scuola per tanto tempo, a volte mesi, e qualcosa in loro si è modificato. Sono apparsi solitudine, disorientamento, ansia.
La volontà della Scuola Freud è quella di essere vicina a ogni singolo alunno, con empatia e capacità di ascolto.
Queste le parole del Dott. Nappo, Legale Rappresentante del Freud, ai giornalisti: “interessarsi e stare vicino agli studenti è una preziosa opportunità per entrare in contatto con le emozioni altrui e imparare attraverso il rispecchiamento e la condivisione: se un ragazzo è triste, non importa il motivo, condivisibile o meno, bisogna concentrarsi sulla sua tristezza”.
Di seguito l’articolo, reperibile al link https://www.oggiscuola.com/web/2021/02/11/scuola-dopo-frustrazione-per-dad-nasce-il-progetto-emozioni/
Nappo (Istituto Freud), sostegno ed empatia sono le parole chiave
(ANSA) - MILANO, 11 FEB - Dopo la Didattica a distanza, la ripresa si è rivelata problematica: gli studenti sono rimasti a casa, lontano dalla scuola per tanto tempo, a volte mesi, e qualcosa in loro si è modificato. Sono apparsi solitudine, disorientamento, ansia.
Partendo da questi riscontri l'Istituto superiore Freud di Milano, ha messo in atto il progetto 'Emozioni' perché i giovani interagiscano fra loro tornando 'protagonisti'.
"Dobbiamo insegnare loro a essere coraggiosi e a usare la conversazione come strumento di sorpasso per superare la situazione - spiega Daniele Nappo, il direttore didattico - quindi sostegno ed empatia sono le parole chiave, accogliere e comprendere i segnali di frustrazione che comunicano in questo momento; è molto importante che capiscano che si può parlare con i propri docenti e che possano ottenere sollievo tramite la 'validazione' delle loro emozioni".
In base a un focus per capire come agire la scuola, oltre 750 iscritti, ha osservato che "oggettivamente qualcosa nei ragazzi si è modificato". L'isolamento forzato e la mancanza di relazioni sociali ha determinato - aspetto notato alla ripresa delle lezioni - una importante caduta dell'umore.
Fra i segnali di criticità causati dal cambiamento della quotidianità: problemi del sonno e ripetuti risvegli notturni che provocano difficoltà di attenzione, stress e nervosismo.
Gli studenti si sentono "trasportati in circoli improduttivi non adatti al loro benessere".
"Il progetto, definito insieme alla psicologa della scuola, e agli insegnanti - conclude Nappo - punta quindi alla consapevolezza: interessarsi e stare vicino agli studenti è una preziosa opportunità per entrare in contatto con le emozioni altrui e imparare attraverso il rispecchiamento e la condivisione, ad osservare e comprendere senza giudicare perché non esistono emozioni sbagliate: dunque se un ragazzo è triste, non importa il motivo, condivisibile o meno, bisogna concentrarsi sulla sua tristezza". (ANSA).