20 ottobre 2020
SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD
Tecnico Tecnologico Informatico – Tecnico Economico – Liceo Economico Sociale
W IL DIGITALE
W il digitale, si procede con la firma digitale, lo spero da anni.
a cura del dott. Daniele Nappo.
Volenti o contrari, alla fine con la digitalizzazione abbiamo dovuto fare i conti tutti: contenti o insofferenti, durante i lunghi mesi del lockdown obbligato per l'emergenza coronavirus, la tecnologia è stata un supporto straordinario per conservare i contatti, per evitare di spezzare i legami familiari, per riuscire, anche nella necessità del distanziamento sociale, a restare uniti.Liceo Scienze Umane Economico Sociale
Penso che abbiamo scoperto strumenti e servizi che, sebbene attivi e alquanto diffusi già da qualche tempo, non tutti ancora conoscevano bene o avevano propensione all’uso, parlo di servizi digitali senza i quali sarebbe stato mantenere il legami professionali e familiari .
Senza dubbio la firma digitale, che non è, come sbagliando si potrebbe pensare, la scansione del proprio autografo “appiccicata” sui file pdf, e nemmeno una semplice “firma elettronica” nelle sue varianti più semplici, ma l'equivalente informatico e crittografico della tradizionale firma apposta sulla carta. una strumento che ci permette di garantire l'autenticità, l'integrità e la validità legale dei documenti.
La firma su carta si può sempre falsificare, mentre per una digitale sboccarla è quasi impossibile, perché il procedimento di firma si basa su un processo di codifica crittografica a chiavi asimmetriche: semplificando, ciò significa che ogni utente ha due “chiavi” (rappresentate da un codice), una privata e una pubblica. La chiave privata consente all'autore, e solo a lui, di “firmare” in modo univoco un documento, “chiudere con un sigillo” e impedendo qualsiasi tipo di modifica ad altri.
La chiave pubblica, invece, permette a chiunque di “leggere” la firma, accertando la provenienza del messaggio e riconoscendo con certezza da chi è stato firmato, garantendo quindi l'autenticità, ma non permette alcuna modificazione del documento. Scuola Sigmund Freud di Milano
Il fatto che il documento firmato digitalmente sia “sigillato” è un altro dei vantaggi: viene, infatti, assicurato che, una volta apposta la firma (che ha, ovviamente, valore legale come la firma autografa), il contenuto sia integrale e non sia stato modificato nei passaggi intermedi tra la firma e la lettura, perché qualsiasi manovra di alterazione “rompe” il sigillo digitale come succederebbe con un sigillo di ceralacca. Inoltre, proprio grazie a queste caratteristiche, la firma digitale è anche “non ripudiabile”: il firmatario, una volta siglato il documento, se non in casi eccezionali non può, più negare la propria firma (come potrebbe succedere con un’autografa), perché i codici crittografici dimostrano in modo indiscutibile che, se il documento è firmato, a firmare non può essere stato nessun altro se non l'autore.
Consideriamo il risparmio di tempo e di denaro, dato che per firmare un documento non è più necessario spostarsi ed essere presenti fisicamente, ma si possono concludere rapporti vincolanti anche a distanza. Inoltre, i documenti firmati digitalmente sono conservati su supporti informatici, senza bisogno di spazi negli archivi, a tutto vantaggio della dematerializzazione. E non devono nemmeno essere stampati, dando così un aiuto concreto anche all'ambiente.
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