28 ottobre 2022
Con questo articolo il Dr. Nappo ci propone una riflessione in merito alla valutazione e all'importanza che riveste nei confronti dei ragazzi interessati.
Genitori e docenti discutono e fanno considerazioni sui voti interi e su quelli frazionati.
Sappiamo quanto la valutazione sia molto importante e possa avere un peso nell'età scolastica, durante l'adolescenza; il giudizio vale quanto un mondo intero. Gli studenti, spesso vivono a questa età e in questo periodo delle situazioni di inadeguatezza e dei disagi che iniziano quando entrano in contatto con il mondo dei coetanei che li mette in competizione nelle relazioni e nei momenti di vita quotidiana con gli adulti. Attribuire e conferire dei voti è un'azione che richiede una grande onestà nascosta, proprio perché si influisce con una parte fragile dei ragazzi. Per questa ragione serve costantemente tenere nota che lo studente si sente considerato anche come persona, questo deve aiutare il docente a tenere presente che non sempre il voto si stabilisce solo sul registro, ma che va a raggiungere angoli conservati dell'alunno, oltre che le aspettative familiari. La valutazione non può e non deve essere una semplice media aritmetica ed è per questo che una scuola progredita ha bisogno davvero di approfondire la questione dell'attribuzione dei voti. La scuola deve incoraggiare, non deve generare comportamenti di frustrazione, deve costruire percorsi premianti. Ogni insegnante deve avere chiaro l'importanza dell'assegnazione di un voto.Quando si parla di contrasti che interessano la scuola e dei soggetti che la occupano, bisogna sempre avere un concetto chiaro e preciso, senza improvvisare per evitare di fare del male a chi la scuola la vive. La scuola moderna deve vivere una chiara curvatura verso l'attività sociale: sono le finalità che devono muovere e guidare le scelte, comprendere l'importanza dell'interazioni tra coetanei che permettono certamente di migliorare le cooperazioni tra pari. Significa avere una visione futura per i cittadini del domani: costruiamo una riflessione sui voti e sui mezzi voti, in un confronto tra osservazioni della persona e tra il ruolo della scuola. Gli insegnanti, devono usare i voti come incentivi e quest'azione dev'essere fatta in modo soggettivo per ogni studente; la base di partenza, per ogni studente, in una valutazione onesta deve contare molto, il docente, non deve fermarsi alla sola capacità di appioppare il voto. Il mezzo voto, il più, il meno meno, in una visione completa sono la passata scuola senza attenzioni e riflessioni sulle conseguenze.
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