5 maggio 2023
Il Legale Rappresentante nonché fondatore della Scuola Paritaria S. Freud, Dott. Daniele Nappo, dimostra come la scuola pubblica risulti essere un monopolio mentre la scelta di frequentare una scuola paritaria sia ancora appannaggio per pochi. Molte famiglie scelgono la scuola pubblica al posto di quella paritaria perché spaventate dal costo della retta.
In Italia è negata la libertà ai genitori di poter scegliere l'educazione per i figli: la scuola è monopolio dello Stato, le famiglie che scelgono la scuola paritaria sono limitate dai costi che devono sostenere per la retta. Bisogna intervenire con azioni politiche che si aprano al pluralismo educativo, cioè una scuola statale autonoma e una scuola paritaria libera, che assicurino un sistema di qualità come unico passaporto verso il futuro. Stiamo vivendo un'epoca contraddistinta da incertezza e precarietà, dopo il Covid con paure mai prima sperimentate. Una società che rivendica diritti, non contempla i doveri. I giovani devono poter essere liberi di scegliere la scuola, sia paritaria che statale, senza ostacoli. Le poche famiglie che prediligono la paritaria devono sottostare all'ingiustizia di pagare una retta e, al contempo, le tasse per un servizio (scuola pubblica statale) del quale non usufruiscono. Per fortuna negli anni è caduta la barriera dell'ideologia, si è imparato a distinguere tra scuola "privata" e "paritaria" che svolge un servizio pubblico anche se l'amministratore è un privato. L'Europa ci ha ricordato che il carattere pubblico deriva non da chi gestisce il servizio, ma da chi ne beneficia. Abbattuto il pregiudizio per il quale la scuola pubblica paritaria lucra, grazie all'identificazione del Costo Medio Studente. Ogni anno il Ministero pubblica il costo medio per il servizio di istruzione dello studente, ecco la circolare 30 gennaio 2023; scuola dell'infanzia (7.088 euro), primaria (7.164), medie (7.200), superiori (7.129). Queste cifre non sono richieste dalla stragrande maggioranza degli istituti paritari, spesso le rette sono molto inferiori. La Lombardia ha introdotto misure a sostegno della pluralità educativa, come la Dote Scuola. I disabili iscritti alle paritarie sono arrivati nel 2018/2019 a 15.350, 11,8% degli 866.500 alunni in istituti non statali. Nel 2013-2014 erano 11.862 (1,2%) e 15 anni prima 7.536 (0,8%). Ecco dimostrata la finalità positiva universale delle paritarie.