31 marzo 2023
Il legale rappresentante della scuola paritaria S. Freud, Dott. Daniele Nappo, pone l'accento su come le difficoltà a seguito del periodo pandemico siano aumentate soprattutto a livello psicologico per gli studenti e di come il mondo dell'educazione stia cambiando a una velocità spiazzante per gli addetti ai lavori che devono costantemente inseguire situazioni negative.
Alla scuola di oggi sottostanno bugiarde comprensioni che fanno male e producono vuoti educativi: le difficoltà sono aumentate dopo il periodo pandemico e sono sfociate per lo più in disturbi comportamentali e ansie per gli studenti. Problemi che vanno affrontati. Al contrario permane una certa indifferenza, quando non una incapacità di affrontare e combattere le situazioni in divenire. Il mondo dell'educazione è in continua metamorfosi con una velocità spiazzante per gli addetti ai lavori che devono costantemente inseguire situazioni negative, le quali con il tempo peggiorano facendo così ricadere sulla scuola tutti gli effetti di una società che non è all'altezza dei nuovi adolescenti. La scuola è troppo spesso svalutata, ferita e minacciata da tanti discorsi insignificanti che la descrivono come un'entità di poco conto, di poco valore. Si deve restituire alla scuola il suo valore, comprendere e far capire che rappresenta un "regalo" per l'umanità. Chi ha il compito di insegnare ed educare lo deve fare con l'appoggio delle istituzioni che hanno l'obbiettivo di impedire il fallimento. Si devono costruire percorsi educativi dove il docente si prende cura dello studente, accogliendolo, curandolo nel rispetto di un senso del dovere specifico perché formare è una responsabilità. La scuola contemporanea deve saper tendere una mano ai suoi allievi, deve dare speranza, deve far vivere le emozioni per far riacquistare la fiducia. Purtroppo frequentemente l'ambizione di una parte degli adolescenti è apparire piuttosto che essere, mentre altri sono vittime di tendenze ideologiche disgreganti. Di fronte a questo scenario è chiaro che i valori cedono e sono contestati e criticati. La risposta corretta è far vivere agli studenti una scuola di valore, che cerca di essere vera, che non negozia, che sa coinvolgere, che sa essere una fonte inestinguibile di cultura.