13 ottobre 2023
Il Dott. Daniele Nappo, Rappresentante Legale e fondatore della Scuola Paritaria S. Freud, nell'articolo odierno pone attenzione sul ruolo del docente che per essere considerato abile e preparato deve svolgere con cura e attenzione la sua professione ed essere disposto ad analizzare le sue azioni didattiche.
È un docente abile e preparato chi svolge con cura e attenzione la pratica professionale, chi è disposto ad analizzare le proprie azioni didattiche, a presentare conto delle proprie scelte comunicative, a studiare, fabbricare e sperimentare modalità relazionali ampie e capaci di rispondere a situazioni sempre diverse. Lo scopo generale di questo lavoro si amplia nella volontà di usare percorsi tematici laboratoriali orientati all'espressione, all'esercizio ed alla promozione delle competenze emotive, comunicative e relazionali. Il laboratorio didattico, dell'insegnante, deve rafforzare e promuovere processi di autodeterminazione del proprio essere emotivo e comunicativo in direzione personale e professionale. Il docente deve pensare con coscienza giudiziosa alla dimensione soggettiva ed espressiva dell'insegnamento, alle evoluzioni interpersonali, alla valenza delle emozioni e delle modalità comunicative. La qualità dei processi e soprattutto degli esiti di apprendimento sono correlati in maniera significativa con i molteplici aspetti del valore del docente e bisogna insistere nella costruzione di un profilo professionale. Nella sicurezza che il solo sapere o la razionalità tecnica non sono sufficienti allo scopo, se non sono fortificate da attività volte alla progettualità e alla riflessività dell'agire professionale. Essere insegnanti efficaci, oggi, significa sollecitare l'allievo alla metà-conoscenza, insegnare ad apprendere. Bisogna rendere possibile promuovere percorsi di valorizzazione delle emozioni e i vissuti degli studenti nell'azione educativa-didattica. Si devono diversificare le risposte in base a domande sempre più individualizzate. La tesi è il sostegno del criterio di indissociabilità tra vita affettiva e cognitiva nella persona. Cosi potremmo dire che è la relazione a generare la formazione e non il contrario.