28 aprile 2023
Il Legale Rappresentante e fondatore della Scuola paritaria S. Freud, Dott. Daniele Nappo, rivela un dato importante: il 64% dei laureati in matematica sono donne e il 63% degli insegnanti di matematica nei licei e nelle scuole scuole superiori sono di genere femminile. Questo è una conseguenza di decenni di cultura maschilista che ha portato le ragazze, in campo educativo, a fare scelte ancora molto condizionate dalle abitudini sociali e da aspettative stereotipate.
L'eradicazione dei preconcetti collettivi e culturali che ancora caratterizzano le relazioni tra i sessi e la prevenzione principale della disparità e della violenza di genere sono gli obiettivi sostanziali che si devono mettere alla base dell'educazione. Educare gli adolescenti alla parità di genere significa mettere in atto una serie di comportamenti, azioni e strategie quotidiane. Purtroppo le ragazze fanno scelte di studio ancora molto condizionate dalle abitudini sociali e da aspettative stereotipate. Questo indica, a loro svantaggio, una "ristrettezza" educativa che limita il diritto di apprendere competenze necessarie per l'accesso a un mondo del lavoro in costante evoluzione. Decenni di cultura maschilista hanno determianto due dati significativi: sono donne il 64% dei laureati in matematica e nei licei e nelle scuole superiori il 63% degli insegnanti di matematica è di questo sesso. Quindi le donne italiane laureate in matematica scelgono prevalentemente di insegnare. Stabilire che una persona aderente ad uno qualunque dei due generi sia per natura più portata alla preparazione a un mestiere è la maggiore discriminazione basata sul sesso, perché dimostra di stabilire che nell'esercizio di una professione non contano le capacità, non conta la preparazione o il merito individuale. Conta soltanto essere un uomo o una donna. Che le donne siano infermiere migliori, insegnanti migliori, badanti migliori genitori migliori di un uomo e - per converso - che un uomo sia un ingegnere migliore, un astronauta più capace, un informatico più competente, non sono soltanto luoghi comuni o preconcetti ridicoli. Sono la forma più evidente di discriminazione basata sul sesso e come tale vietata dalla nostra Carta Costituzionale. È assolutamente necessario educare gli studenti alla parità di genere. E questo passa anche, trasversalmente, dalla corretta educazione alla gestione delle emozioni.