7 ottobre 2022
La proposta di aumentare l’obbligo scolastico a 18 anni può essere il giusto investimento per le nuove generazioni.
Nella fase pre-elettorale si è tornati a parlare di formazione e cultura e lo si è fatto pensando di portare l’obbligo scolastico fino a 18 anni. La proposta ha certamente delle implicazioni e condizioni che non possono non tenere conto di un aggiornamento del percorso d’istruzione. La scuola deve riconquistare un posto centrale nella nostra società, va considerata come una comunità educante e per modificarne la struttura si deve osservare e studiare tutte le implicazioni che ciò comporta. E’ quindi necessario preoccuparsi e programmare per tempo le scelte utili perché un sistema complesso possa funzionare e agire al meglio. Ci vuole coerenza nell’agire per portare a compimento una riforma che certamente è necessaria e indubbiamente positiva. L’innalzamento dell’obbligo scolastico in una società che si evolve e che cambia rapidamente è essenziale ed indispensabile poiché per guadagnare un certo livello di istruzione sono necessari un certo numero di anni e ogni anno di scolarità in più frutta un certo ampliamento del patrimonio di conoscenze. Il livello ed il bisogno di istruzione crescono sempre più, quindi occorre aumentare la durata della formazione scolastica. Viviamo la società della conoscenza con il bisogno di istruzione continua, l’innalzamento dell’obbligo scolastico risponde a un’esigenza storica concreta. Gli studenti di oggi e i cittadini del domani e le loro famiglie sanno perfettamente ed hanno consapevolezza del maggiore bisogno d’istruzione. Quindi un innalzamento sarebbe la conseguenza di una valutazione sensata e diversi Paesi europei l’hanno già adottata. Portare a 18 anni l’obbligo scolastico è intelligente per investire veramente su ragazze e ragazzi. L’obbligo scolastico terminava a 14 anni, poi successivamente è stato portato a 16 e lì si è fermato. Il rilancio del nostro Paese, dopo la pandemia, passa soprattutto dalla capacità di rafforzare il sistema scolastico. Le nuove generazioni devono fare i conti con le incertezze del futuro perché non sappiamo cosa ci attende ed ecco che dobbiamo essere pronti e forti per saper agire e rispondere nelle prossime eventualità ed imprevisti attraverso la capacità di saper reagire ad avvenimenti straordinari. Questa forza la possiamo trovare nell’istruzione.
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