17 maggio 2024
Il Dottor Daniele Nappo, Rappresentante Legale nonchè Fondatore della Scuola Paritaria S. Freud, nell'articolo odierno evidenzia come la scuola stia perdendo il monopolio della formazione culturale.
La scuola rappresenta, per la maggior parte degli adolescenti, un contesto di vita, un ambito di relazioni, un luogo utile per i processi formativi, un significativo valore per il presente e il futuro. Per meglio dare una valutazione bisogna, però, tener conto di un insieme di elementi socio-culturali che hanno anche una robusta rilevanza pedagogica. L'attuale sistema scolastico vive un continuo mutamento di funzioni (...) Purtroppo a questo cambiamento dei ruoli ad essa attribuiti, la scuola non ha conseguito un reale mutamento dell'impianto organizzativo e curricolare perdendo di fatto il monopolio della formazione culturale. Sappiamo bene che in questo periodo storico i giovani non hanno bisogno dell'esperienza scolastica per accedere alle informazioni, ma hanno invece sempre più necessità di incontrare adulti che, attraverso la scuola, consentono loro di dare unità alle porzioni di sapere trovato o ricevuto e che promuovano in essi il senso critico e l'attitudine ad imparare (...) Il mondo educativo, fortunatamente, si sta caratterizzando per un crescente aumento di figure professionali ed è una ricchezza perché presenta maggiori risorse umane per rispondere a esigenze sempre più diversificate. Forse bisognerebbe che la scuola faccia un ulteriore passo in avanti per divenire un ambiente formativo compensativo delle differenze di partenza dei singoli allievi, senza quella rigidità organizzativa che non permette di rispondere adeguatamente alle richieste di personalizzazione. La maggior parte degli studenti riconosce alla scuola la funzione di aumentare e potenziare il bagaglio delle conoscenze e delle abilità personali. I giovani - e questo è un punto di debolezza serio - sono però negativi nel pensare a come funziona la scuola verso il mondo del lavoro.