12 gennaio 2024
Il Dottor Daniele Nappo - Rappresentante Legale nonché fondatore della Scuola Paritaria S. Freud - parla del nuovo liceo introdotto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito: il Made in Italy, creato per accostare il mondo dell'istruzione al mondo dell'imprenditoria.
Con l'arrivo del 2024 prende il via il liceo del Made in Italy. Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso soddisfazione per questo nuovo corso di studi e sottolineato come rientri nell'ottica di accostare il mondo dell'istruzione al mondo dell'imprenditoria nazionale e quindi del lavoro, diminuendo la distanza tra le abilità necessarie ai settori di produzione e quelle fornite dalla scuola. È inteso come una sorta di baluardo per la crescita sostenibile e la rivalutazione del talento italiano su scala internazionale: si è di fronte all'ennesimo e improbabile slogan per fare propaganda. Inizialmente è stato pensato addirittura in sostituzione del liceo delle Scienze umane con indirizzo economico sociale. Una ipotesi incomprensibile perché a discapito di un percorso collaudato, efficace e frequentato da più di 75 mila studenti ogni anno. Sarebbe auspicabile, invece, una rete dei licei economico-sociali e di una coesistenza tra i due percorsi. Altro problema è che le iscrizioni si faranno quando gli open day sono stati già fatti e così è quasi impossibile per le scuole illustrare le caratteristiche alle famiglie e agli allievi interessati. Più che un liceo del Made in Italy sembra Il liceo del "Fatto in casa", questa dovrebbe essere la mission, ma a ben guardare si faranno le stesse cose di un istituto tecnico solo che i liceali sapranno di farle - in sintesi - per portare alta la bandiera della patria nel mondo. Non solo: verosimilmente soprattutto al nord i Distretti del Made in Italy potranno aiutare la formazione, tra l'altro con il rischio di sfruttare gli studenti trasformandoli in stagisti, mentre ai giovani del Sud non resterà che restare in istituti tecnici a meno di prevedere un pellegrinaggio. La nascita di un nuovo corso di studi è, in linea di massima, sempre una buona notizia. Tuttavia per la tipologia dell'insegnamento proposto, il nuovo indirizzo più che liceo avrebbe dovuto chiamarsi istituto tecnico.