10 marzo 2023
Il Legale Rappresentante il Dr. Daniele Nappo nel suo articolo fa una riflessione su come la scuola media debba essere rifondata e riordinata dal momento che non riesce a mettere gli studenti nelle condizioni di affrontare i primi anni delle superiori in tranquillità proponendo una serie di iniziative atte a rendere il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado meno difficoltoso aiutando, inoltre, gli studenti a capire cosa vogliano fare una volta finiti gli studi.
Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alle superiori è un momento incerto che, se non vagliato attentamento, rischia di far aumentare la dispersione scolastica cioè l'abbandono degli studi. La scuola media va rifondata e riordinata pooiché oggi non è collegata con le superiori e non mette nelle condizioni di affrontare i primi anni in tranquillità. Anzi spesso è causa di dislivello che permane come ricaduta della scelta d'indirizzo.
È arrivato il momento di fare una riflessione approfondita sul ciclo scolastico elementari e medie. Si potrebbe ipotizzare che la scuola media si riduca a due anni e un anno di superiori potrebbe essere uguale per tutti, come allineamento di un programma scolastico che prevedrebbe sei anni.
I dati di bocciatura ai primi anni di superiori non vanno sottovalutati: parliamo di circa l'8% su circa 40 mila studenti. Ovviamente anche sulla scelta della scuola e quindi sull'attività di orientamento bisognerebbe intervenire e pare che il nuovo ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ci stia pensando introducendo delle ore dedicate all'orientamento. La scuola deve preparare per la vita futura e quindi deve assomigliare un po' alla realtà con otto ore di lavoro magari suddivise tra mattino e pomeriggio, senza impegni a casa, che potrebbero essere divise fra materie umanistiche al mattino e quelle tecnico scientifiche con laboratori al pomeriggio. Certamente il cambiamento della scuola passa per una maggiore selezione degli insegnanti; le classi potrebbero esser formate per materia e non per sezione, un po' come è organizzata l'università. Le classi potrebbero essere così riforumulate per test di ammissione alle competenze raggiunte; è da escludere la bocciatura a priori lasciando solo, in una didattica modulare, il ripasso e l'esame a settembre dei moduli non superati. Potrebbe essere introdotta la votazione in percentuale.