21 ottobre 2022
Questo articolo ci offre una riflessione utile a non demonizzare in toto l'uso del telefono cellulare a Scuola, bensì a valorizzarne un uso consapevole e proficuo ai fini didattici.
In Italia ogni Istituto ha il proprio regolamento, ma la Direttiva 104 del 2007 è chiara: in classe non è permesso utilizzare gli smartphone. È una delle regole presenti in qualsiasi patto di corresponsabilità che viene sottoscritto da genitori e docenti a inizio anno, i cellulari vanno spenti prima di entrare a scuola e non possono essere accesi. La norma di riferimento in questione è la Direttiva Ministeriale 104 del 30 novembre 2007: "Dall'elenco dei doveri generali enunciati dall'articolo 3 del D.P.R. n.249/1998 si evince la sussistenza di un dovere specifico, per ciascuno studente, di non utilizzare il telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche (...)". In pratica la direttiva non vieta di portare il cellulare a scuola, a patto che venga tenuto spento durante le lezioni e che non venga utilizzato negli edifici per scattare foto, fare filmati o violare la privacy dei presenti.
Ogni istituto ha il proprio regolamento con misure più o meno stringenti che, quindi, possono variare da scuola a scuola arrivando anche al ritiro degli smartphone prima delle lezioni. Va garantito agli studenti attenzione alle attività didattiche; l'ambito della classe deve favorire la socializzazione e affrontare e combattere le dipendenze da smartphone; solo nel caso il docente, durante la lezione e a fini unicamente didattici, ritenesse opportuno l'uso del telefono cellulare da parte degli studenti lo potrà fare utilizzare.
La scuola e i giovani dopo anni di pandemia, con la didattica a distanza, hanno veramente compreso quanto sia importante la presenza e la relazione; ragazze e ragazzi in classe non devono perdere il loro tempo al cellulare che non va confuso con la digitalizzazione della scuola.
Gli adolescenti incorrono in tanti e preoccupanti rischi passando moltissime ore al telefonino. Bisogna quindi, in particolare a scuola,
promuovere un uso consapevole delle tecnologie e in linea con le esigenze didattiche. Ricevere messaggini, distrarsi sotto il banco, porta a deconcentrarsi e a sottrarsi al momento presente. Di contro una maggiore concentrazione ha risultati e conseguenti benefici sul rendimento scolastico.Il problema non è allontanare la tecnologia dalla scuola, ma adoperare gli strumenti in modo legittimo come 'arnesi' utili per gli insegnanti in grado di potenziare l'apprendimento. L'utilizzo dello smartphone in questo senso è una spinta verso l'innovazione perché è .un dispositivo con cui è possibile rivoluzionare l'organizzazione della didattica.
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