19 maggio 2023
Il Legale Rappresentante nonché fondatore della scuola paritaria S. Freud, Dott. Daniele Nappo, pone l'accento sull'avanzamento dell'intelligenza artificiale e di come possa essere utilizzata ai fini dell'apprendimento a scuola.
L'Intelligenza Artificiale (IA) sta mutando la società e pertanto appare improbabile non inserirla nella didattica e insegnarla nella scuola. Si deve capire bene, però, come si possa imparare nel modo corretto. Molti credono che l'IA serva solo a generare testo, ma in realtà la tecnologia non si limita a generare semplicemente parole. Questa tecnologia ha già dimostrato di essere preziosa per compiti come il riconoscimento facciale e l'elaborazione del linguaggio naturale. Ma questi sono solamente alcuni esempi. Non ci sono quasi limiti alla sua portata o all'uso che ne verrà fatto: stiamo solo iniziando a scoprirne i potenziali vantaggi. Il progresso della scienza tecnologica digitale e dell'Intelligenza Artificiale sta modificando il modo in cui si apprende e si insegna, oltre che tanti altri aspetti della vita quotidiana. Che sia una base di sostegno alla creatività nella didattica è ormai da tempo all'interno del dibattito-confronto collegato all'incremento dei piani di studio e delle attività extracurricolari della scuola che hanno lo scopo di istruire i futuri creativi. Certamente è un passaggio alla modernità, anche se ci vogliono delle norme per regolamentarne l'applicazione e l'utilizzo. Ormai Chat GPT lo conoscono tutti: ne stanno parlando non solo gli addetti ai lavori, ma anche il mondo dell'istruzione che si sta interrogando se sia opportuno o meno utilizzarlo. L'applicazione, con le dovute regolamentazioni, può essere usata in classe sia dai docenti che dagli studenti. Non è strano pensare che l'IA possa essere usata e inserita anche nella didattica: immaginiamo studenti con alcune difficoltà di apprendimento nell'interagire con un .insegnante umano. L'IA può fornire agli studenti accesso a una vasta gamma di risorse educative. Indubbiamente il tema esige approfondimenti e organizzazione, soprattutto da parte dei docenti e degli educatori che vogliono collaudare in classe questi tool (programmi).