12 maggio 2023
Il Legale Rappresentante nonché fondatore della scuola paritaria S. Freud, Dott. Daniele Nappo, pone l'accento sulla necessità di cambiare il modo di insegnare la storia. Al giorno d'oggi la storia non risulta stimolante e soprattutto non dà agli studenti gli strumenti necessari per creare collegamenti tra quello che viene studiato a scuola e quello che accade nel mondo circostante.
La storia è una materia importante in ogni indirizzo di studio, ma spesso non viene ad essa attribuita la giusta considerazione e soprattutto i docenti non propongono metodi alternativi alla, per niente entusiasmante, narrazione cronologica degli eventi. La maggior parte degli insegnanti presenta la materia come una sequenza lineare ed ordinata di avvenimenti, ma la storia non è solo date ed eventi, è concettuale e tematica. Un approccio internazionale sarebbe utile e ha taglio "mentale", perché si comprendano le vicende non solo in maniera temporale. Il metodo concettuale facilita il reperimento e l'utilizzo delle fonti, con lo studio di descrizioni dell'epoca. Il metodo deduttivo permette un maggiore approfondimento di un tema e un sistema che consente di avvicinarsi alla disciplina con creatività evocativa e non astratta. La storia può essere insegnata per conoscenze o per competenze, indubbiamente imparare solamente i fatti è limitativo. Oggi, nella scuola italiana, l'insegnante di storia svolge un programma ministeriale e nella maggioranza dei casi gli studenti hanno una conoscenza noiosa e superficiale. Il problema dei giovani non è che non sanno chi era Garibaldi o Mazzini, ma che di fronte ad un articolo di fondo di carattere politico o economico o storico scompaiano basi concettuali, modelli mentali e competenze critiche per comprenderlo e valutarlo. Le mappe argomentative sono utili per sostenere e sviluppare tutte quelle funzioni e abilità cognitive necessarie. Le mappe danno ordine ai nostri pensieri, rappresentandoli visivamente dando loro una forma, un aspetto, una configurazione materiale e spaziale. Ai giorni nostri abbiamo a disposizione dei software che permettono di realizzarle in modo facile ed efficiente. Se la scuola vuole formare individualità autosufficienti, dotate di senso critico, deve essere capace di dotare gli studenti di un set di abilità che permettano ciò.