29 ottobre 2021
In data 29 ottobre 2021, il quotidiano “Il Giorno”, nel consueto appuntamento del venerdì, dedica la rubrica “Giovani e Istruzione” all’articolo scritto dal Rappresentante Legale della Scuola S. Freud di Milano, Dott. Daniele Nappo.
Nell’articolo, dal titolo “Le nostre idee per una scuola rivoluzionaria”, il Dott. Nappo descrive con poche salienti parole il nuovo paradigma di scuola inclusiva, cui si attiene l’Istituto da Lui diretto, a indirizzi Informatica, Turismo e Scienze Umane.
Al centro di tutto l’apprendimento è l’alunno, che deve vivere la scuola in maniera serena e consapevole.
Le riflessioni, teorizzate sinteticamente nell’articolo, sono contenute e dissertate nel libro pubblicato da Giunti Edu “Una scuola per tutti, una scuola per ognuno”, scritto dal Dott. Nappo insieme alla psicologa Dott.ssa Aceto.
Il libro è disponibile in libreria e sui principali canali on line (da Mondadori Store, ad Amazon fino a Libraccio.it).
LE NOSTRE IDEE PER UNA SCUOLA RIVOLUZIONARIA
Una scuola diversa dove ciascuno sia considerato nella sua soggettività come una risorsa da valorizzare, come una persona con le sue qualità ma anche con le debolezze e fragilità che, nell’attuale modello educativo e lavorativo, sono dimenticate in nome della competitività e della iper-produttività.
È in questo senso controcorrente e alternativo, se non rivoluzionario, il libro “Una scuola per tutti, una scuola per ognuno”, sottotitolo “Un nuovo sguardo attento al benessere di ogni studente”.
Un libro che ho scritto in collaborazione con la psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale Naomi Aceto. Il volume (pp. 223, 18 euro) edito da Giunti Edu, è disponibile in libreria e sui principali canali on line (da Mondadori Store, ad Amazon fino a Libraccio.it).
Il focus è sull’adolescenza, la più difficile fase di transizione all’età adulta, e sui problemi sul piano personale e con le istituzioni: il contesto educativo e familiare e quello scolastico, il bullismo, le separazioni, i lutti, l’autolesionismo, la fobia scolare. Il mix di difficoltà che si trovano molto spesso ad affrontare le ragazze e i ragazzi. E quasi sempre da soli. Ed è qui che la scuola - secondo la nostra tesi - deve cambiare passo: capire i giovani, comprendere davvero le loro emozioni, dare risposte come il dialogo educativo e la didattica persuasiva che punta alla partecipazione e all’inclusività. E molto di più: per esempio l’andare a scuola senza fare scuola, cioè vivere nuove esperienze cognitive e sociali o organizzare una scuola centrata sullo studente e non meramente sul voto.
Al centro di tutto l’apprendimento sereno e consapevole, lo star bene con se stessi e i compagni, un rapporto di condivisione e corresponsabilità con gli insegnanti e i genitori.
Dott. Daniele Nappo
Sociologo e Rappresentante Legale Scuola Paritaria S. Freud
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