1 ottobre 2021
In data venerdì 1 Ottobre 2021, il Rappresentante Legale della Scuola Paritaria S. Freud, Dott. Daniele Nappo, esprime le proprie riflessioni sul mondo dell’istruzione al tempo del Covid, nel consueto appuntamento pubblicato dal quotidiano “Il Giorno”.
Nella riflessione dal titolo “Casi di Dsa, Alleanza fra Scuola e famiglie”, il Direttore dell’Istituto superiore, a indirizzi Informatica, Turismo e Scienze Umane, sostiene come sia fondamentale, per sconfiggere i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, una proficua collaborazione tra Scuola e famiglia nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuna istituzione.
CASI DI DSA, ALLEANZA FRA SCUOLA E FAMIGLIE
I Disturbi specifici dell’apprendimento, comunemente chiamati Dsa, rappresentano una condizione innata, di origine neurobiologica.
È forse però meno noto che gli studenti con questa certificazione hanno un’intelligenza nella norma e sono in grado di sviluppare logiche dinamiche. Presentano delle difficoltà legate a lettura, scrittura, calcolo, cognizione fonologica e automazione di abilità varie che dipendono dai diversi modi di funzione delle reti neuronali.
La manifestazione dei problemi è influenzata dalle condizioni in cui lo studente si trova; è una caratteristica scritta nel Dna, proprio come l’altezza e il colore degli occhi. Un contesto scolastico accogliente, stimolante e piacevole può quindi aiutarli a superare le difficoltà nello studio.
Una diagnosi nei tempi giusti dei disturbi permette di avviare subito un intervento globale che coinvolga lo studente, la famiglia e la scuola, per individuare misure compensative e di autonomia. È fondamentale costruire una sinergia che coinvolga attivamente e consapevolmente i tre ‘soggetti’. Se si è davvero al centro di un progetto formativo si può esprimere il proprio potenziale al meglio e superare ogni genere di difficoltà.
La famiglia deve comprendere e accettare la condizione dei figli: non deve mai perdere di vista il proprio ruolo, deve sostanzialmente prediligere il legame affettivo, cercando nella scuola un supporto ed un’informazione precisa e costante. Come detto la connessione tra studente, scuola e famiglia è fondamentale per fabbricare strategie concrete, la collaborazione tra le parti è vincente e la disponibilità al confronto con gli insegnanti per individuare gli strumenti compensativi più adatti è di sostanziale rilievo. La famiglia deve avviare il processo di consiglio specialistico e diagnosi.
La scuola avrà così modo di elaborare un Pdp, ossia un Piano didattico personalizzato, rispondente alle caratteristiche della ragazza o del ragazzo. Ed elaborerà in maniera individualizzata e specifica le indicazioni degli strumenti compensativi e delle misure dispensative necessarie per permettere di proseguire la strada di apprendimento in base alle proprie abilità. Il progetto formativo è elaborato per ogni singolo giovane con l’intervento sinergico di tutte le parti coinvolte.
Se questa collaborazione con la famiglia e la scuola è un’arma vincente, stessa cosa si può dire dei supporti digitali (...) La nuova pedagogia si fonda sull’idea in base alla quale le differenze vanno considerate come una risorsa per l’educazione.
Insieme, e con gli strumenti adatti, si possono battere i Disturbi specifici dell’apprendimento.
Dott. Daniele Nappo
Rappresentante Legale Scuola Paritaria S. Freud
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