25 giugno 2021
In data 25 giugno 2021, il Quotidiano Nazionale “Il Giorno” pubblica la nuova intervista al Rappresentante Legale della Scuola Paritaria S. Freud, a indirizzi Informatica, Turismo e Scienze Umane.
Nella consueta rubrica da lui curata, il Dott. Daniele Nappo, pone la sua attenzione sull’importanza che l’insegnante sta nuovamente assumendo nella società: la sua figura ha riacquistato valore, come modello educativo di riferimento e ispirazione per il futuro.
Il nuovo docente. Una guida di riferimento
La nuova scuola sta riscoprendo la professione dell’insegnante, una figura da sempre molto importante dopo i genitori, nella formazione dei giovani.Il docente di oggi esprime un percorso particolarmente formativo, ha capacità relazionali e interagisce con gli studenti riguardo le loro esigenze. In più sa lavorare in gruppo.
E’ una persona preparata, volenterosa e spesso felice del proprio lavoro perché sa che è esempio per la crescita dei futuri cittadini. Il rapporto studente docente è migliorato nell’arco dei decenni e la figura dell’insegnante ha riacquistato valore, come modello educativo di riferimento e ispirazione per il futuro. Dunque la costruzione di un ponte fra il presente e il domani appartiene agli insegnanti non solo come trasmettitori delle conoscenze ma come educatori; la comunità attuale rivaluta il docente che acquista un ruolo professionale, cioè una guida e non più il guardiano di comportamenti inadatti.
I docenti quindi riguadagnano il merito di professionisti dell’istruzione nell’importante impresa della formazione della società civile di ora e in prospettiva. Il ruolo reale degli insegnanti ha una connotazione concreta con esatte competenze e rispetto.
La famiglia non può però delegare e demandare tutto alla scuola; nondimeno la scuola non può e non deve diventare una surrogata della famiglia e non si può interscambiare le funzioni che afferiscono alle due massime agenzie educative. La scuola deve, pertanto restare luogo di formazione, di completamento del processo educativo e cognitivo degli studenti e non un “parcheggio” dei figli da parte di genitori che lasciano ogni responsabilità alla istituzione.
La scuola dopo la pandemia ha bisogno di riorganizzarsi in relazione ai cambiamenti che interessano la sua globalità (...) Scuola quindi come centro motore di un Paese e, quindi, come servizi, per la riscoperta del senso dell’educazione come fulcro di cultura, introduzione al mondo, non solo come espressione funzionale di conoscenze, abilità e competenze. Il nuovo docente coabita con i giovani di cui ha responsabilità educativa e orientativa, oltre che formativa. L’insegnante ‘porge’ il mondo e aiuta chi apprende ad elaborare il proprio senso critico, la propria genialità, i talenti di cui dispone. E’ strumento consapevole per far crescere nella consapevolezza. È un entusiasta, un appassionato attore in grado di interpretare il proprio ruolo suscitando interesse; è sensibile al punto da sapere entrare in empatia con ragazze e ragazzi tanto da rendere essi stessi attori della propria crescita.
Dott. Daniele Nappo
Rappresentante Legale Scuola Paritaria S. Freud