17 dicembre 2021
In data Venerdì 17 Dicembre il dottor Daniele Nappo, rappresentante legale della Scuola Paritaria S. Freud, espone le proprie riflessioni riguardanti il coraggio di educare ai sentimenti nella rubrica “Piazza Lombardia” del quotidiano nazionale “Il Giorno”.
Il sociologo sostiene che siamo in un momento di emergenza educativa in quanto gli alunni, spesso, esprimono i propri sentimenti di rabbia sfogandoli sui coetanei e compagni. Ad ogni adolescente va fatto capire che la propria emotività è importante e che l’analisi di essa è fondamentale, in ciò svolge un ruolo fondamentale il docente che, avendo una spiccata intelligenza emotiva, si pone come un facilitatore dell’autoanalisi del ragazzo, aiutandolo a percorrere i momenti di più estrema fragilità. Logicamente, si auspica anche una proposta di legge che permetta alle scuole di avere la possibilità di avere fondi per poter avviare vari progetti da inserire all’interno dei curricola scolastici.
“In questi ultimi anni assistiamo sempre più a vicende di violenza con protagonisti gli adolescenti: possiamo dire di trovarci in una vera emergenza educativa, amplificata e accresciuta dalla chiusura per la pandemia. Verosimilmente ogni giorno è segnato da rilevanti atteggiamenti aggressivi di ragazzi che esprimono dei veri e propri atteggiamenti violenti verso i coetanei. La soluzione non può essere la sola misura punitiva, ma vanno strutturati nelle scuole dei veri percorsi di formazione che educhino le nuove generazioni alle emozioni, ai valori, all’affettività. Sappiamo quanto i sentimenti compartecipano in maniera importante al processo di conoscenza, tanto che sarebbe utile intervenire, con estremo bisogno, per ridare la giusta dignità al sapere. L’intelligenza emotiva che caratterizza un docente costituisce un ruolo fondamentale e significativo nella fabbricazione del percorso formativo e di crescita di ogni ragazzo/a. Il vero senso dell’educazione, quello profondo, è l’educazione ai valori e ai sentimenti, basilari, prima di ogni altra cosa, per far diventare gli studenti consapevoli, responsabili: le azioni e i comportamenti assunti ne sono la conseguenza.
Ad ogni adolescente va fatto capire che bisogna avere stima nei confronti della propria vita emotiva, che deve essere identificata e accolta anche dagli altri. Questo percorso di maturazione è importante affinché ognuno di loro sia in grado di capire cosa voglia significare avere cura delle diversità. La vera sfida della nuova scuola è questa: unire le competenze emotive con quelle cognitive; la scuola di oggi non può prescindere da questo rilevante aspetto. Le competenze sono la capacità di usare coscientemente ed efficacemente le conoscenze e le predisposizioni, le passioni, le abilità in rapporto al contesto. La scuola moderna, ha gli strumenti per sorreggere una corrispondente maturazione affettiva e relazionale, insegnando diritti e doveri.
La scuola di oggi mette in campo e predispone in campo educativo gli strumenti di sensibilizzazione, di educazione all’affettività e di battaglia ai modelli. Alla scuola è affidato, quindi, il compito e la capacità di avviare percorsi specifici sull’educazione alla cittadinanza. Certamente ci si auspica una proposta di legge che imponga a tutte le scuole di affrontare il tema nella sua complessità, all’interno dei curricula scolastici. Da qui bisogna partire, la scuola di oggi ha e deve avere il coraggio e la capacità di educare ai sentimenti.”
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