2 giugno 2023
Il Dott. Daniele Nappo, Rappresentante Legale e fondatore della scuola paritaria S. Freud, sottolinea l'importanza dell'insegnare ai giovani d'oggi nozioni di finanza, risparmio e investimento così da renderli cittadini consapevoli.
In un'ottica interdisciplinare e trasversale delle competenze e dei saperi, conquistano centralità nel percorso formativo la finanza, il risparmio e l'investimento per rendere i ragazzi cittadini consapevoli. L’Educazione finanziaria sarà insegnata nell’ambito dell’Educazione civica. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato il disegno di legge “Competitività” che appunto inserisce la materia nell’ambito di un insegnamento già esistente. L’obiettivo è chiaro: le studentesse e gli studenti devono acquisire la capacità di intervenire integralmente nella vita economica del Paese. Per promuovere e incoraggiare la cultura finanziaria, il decreto legge prevede forme di collaborazione tra soggetti istituzionali e soggetti portatori di interessi economici. Davvero una bella notizia se si pensa che secondo una ricerca dell’Ocse nel 2020, a livello internazionale, l’Italia è stata ritenuta una delle nazioni con il più basso livello di alfabetizzazione finanziaria. Su 26 Paesi coinvolti nell’analisi, è stata classificata all’ultimo posto quanto a conoscenza finanziaria di base con un punteggio di 11,1 su 21. Il rapporto sottolinea inoltre che donne, anziani e persone con un basso livello di alfabetizzazione digitale scontano ritardi maggiori, mentre gli uomini tra i 30 e i 59 anni hanno più strumenti. Risultati bassi anche per i giovani che però sono anche la categoria più esposta a un rischio di smisurato e inconsapevole indebitamento, dovuto all’utilizzo di internet e dei pagamenti virtuali che consentono di spendere facilmente anche a chi non ha gli strumenti per farlo in modo consapevole.Al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) spetta il compito di dettare le linee guida per lo studio dell’Educazione finanziaria nelle scuole, d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob e sentite le associazioni rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari. Il MIM, la Banca d’Italia e la Consob sottoscriveranno appositi accordi per promuovere la cultura finanziaria, nel rispetto dell’autonomia scolastica. È bene che si facciano le corrette e studiate riflessioni per evitare, però, che l'Educazione civica venga cambiata e divenga un contenitore indeterminato: sono due ambiti distinti, vanno certamente rafforzati entrambi ma forse in modo separato per evitare confusione e superficialità. Non di poco conto poi è il cercare di inserire nelle aule docenti preparati e in grado di affrontare l'Educazione finanziaria con le corrette specificità: sono necessarie le giuste competenze per trattare un argomento complesso; vanno previsti insegnanti specializzati e di certo non possono bastare i progetti di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento). L’ingresso dell’Educazione finanziaria nelle scuole è decisamente un primo passo nella giusta direzione e le indagini ci rivelano che gli italiani hanno competenze finanziarie basse nel confronto internazionale. Per questo occorre studiare la materia fin da giovani. La scuola avvicina tutti, indipendentemente dai contesti socio-economici e dal genere di appartenenza: è un luogo dove si acquisiscono gli strumenti per la conoscenza di sé e del mondo. La scuola contemporanea è vicina al modello della società che si evolve ed è molto importante che ci siano delle linee guida e non l’autonomia scolastica che disgrega il sapere. Educazione civica ed Educazione finanziaria sono fondamentali per formare lo studente come cittadino imprenditore del domani.