14 gennaio 2022
E’ di Venerdì 14 Gennaio il consueto editoriale, pubblicato sul quotidiano nazionale “Il giorno”, del Dott. Daniele Nappo, rappresentante legale della Scuola Paritaria S. Freud, in cui si esprimono le riflessioni concernenti l’utilizzo di FAD (formazione a distanza) e DAD (didattica a distanza).
La DAD ha messo in atto in modo repentino il cambiamento concernente la digitalizzazione scolastica, obbligatoria da seguire nel corso della pandemia di Covid19. I pc di oggi sono intuitivi da comprendere, ognuno può usarli in autonomia, e possono essere molto utili ai fini dell’e-learning, che potrebbe portare a numerosi vantaggi, entrando a far parte della scuola moderna e tecnologica.
Di seguito l’articolo:
“La pandemia da Covid19 ha modificato la scuola, ha trasformato le relazioni tra docente e studente ed ha aperto ad uno scenario di didattiche alternative; si sono verificate congiunture che probabilmente non si sarebbero potute sperimentate in condizioni di normalità. La Didattica a distanza, la Dad, ha messo in atto il cambiamento del digitale a scuola in modo improvviso e laborioso; la didattica della formazione a distanza ha seguito l’andamento e lo sviluppo della tecnologia sul trasferimento dell’istruzione in questa situazione. Oggi la scuola ha saputo centrare la propria attenzione al processo della scienza tecnologica tanto da ricercare nuove pratiche di condivisione del sapere.
La scuola contemporanea, in particolare, ha da subito costruito delle lezioni-video cioè tutorial autoprodotti in genere disponibili online sul sito suddivisi per indirizzo, materie e argomento. Risorse molto utili in ambito scolastico specialmente per un’applicazione libera. La basilare particolarità della Formazione a distanza, l’acronimo è Fad, è quella di valicare la condizione di presenza simultanea tra docente e studente nei processi di apprendimento. Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione supporta la crescita della Fad conciliata dal computer, e vissuta dai ragazzi con il gruppo classe e con l’insegnante in tempo reale.
Si può notare che l’autenticità della tecnologia usata nella Dad abbia permesso passaggi cruciali, ossia, non è il pc che sostituisce l’uomo ma diventa strumento: non è più un mezzo nemico del docente o del giovane, ma è un ‘ambiente’ e un mezzo per comunicare e informare. Oggi il computer è diventato di uso semplice e intuitivo. Nessuno guarda più la macchina tecnologica, come una minaccia, il concetto di automa non esiste più. Gli ambienti di apprendimento virtuali, non solo costruiscono in maniera migliore il distributed learning, il cosiddetto apprendimento distribuito, ma hanno la capacità di colmare la distanza fisica che c’è tra docente e discente, permettendo la simultaneità della comunicazione, lo scambio verbale e visivo, congiuntamente a un feedback, una verifica, immediato che sembra perfino più naturale di quello che si può avere in presenza. Infatti la comunicazione mediata in forma scritta simultanea o asincrona (caratterizzata dall’assenza di interazione in tempo reale fra docente e giovani) abolirebbe negli studenti il timore di sbagliare o la remora di porre domande banali.”
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