23 febbraio 2024
Il Dottor Daniele Nappo, Rappresentante Legale nonché Fondatore della Scuola Paritaria S. Freud, pone l'attenzione sul compito del docente di insegnare ai propri studenti ad andare oltre la prima notizia ricevuta, comportamento molto diffuso tra i giovani, ma di imparare a scandagliare le notizie andando in profondità.
Un comportamento o un modo di fare possono essere educati a diventare un competente modo di essere anche a scuola: il docente deve insegnare l'atteggiamento di "persistere", ossia rimanere concentrati su un compito fino alla completa realizzazione dello stesso. L'impegno come insegnanti-educatori sta proprio nel sostenere tutti gli studenti e soprattutto quelli che rinunciano facilmente per mancanza di fiducia in sé stessi, per paura di fallire, per la difficoltà di concentrarsi. Con gli studenti l'impegno è rivolto ad aiutare nell'andare più in profondità nelle considerazioni, senza fermarsi ad un semplice ragionamento in superficie. È caratteristico anche dell'era del digitale fermarsi alla prima notizia ricevuta, spesso, diffondendola in maniera virale. Gestire l'impulsività vuol dire, ad esempio, approfondire la notizia, analizzandola da differenti visioni, per andarvi a fondo. Un semplice e veloce retweet o like consegna una nuova traccia nella Rete: per questo è importante farlo in maniera consapevole e riflessiva. Bisogna ascoltare gli studenti con comprensione ed empatia e non è indubbiamente facile soprattutto per la difficoltà diffusa a sviluppare il silenzio per predisporre all'ascolto. I docenti hanno la grande opportunità di sperimentare con gli allievi la consapevolezza del silenzio, la dimostrazione di cosa significhi ascoltare. Si deve insegnare a pensare in maniera flessibile in senso figurato, una qualità che può essere definità adattabilità. Gli studenti che hanno allenato queste capacità sono in grado di affrontare il cambiamento e gestire l'inevitabile stress. Frequentemente, l'ansia dell'epoca contemporanea e la velocità di cambiamento accelerano atteggiamenti opposti per rimanere al pass con i tempi. Spesso, infatti, il rimanere in superficie, l'impulsività della risposta, la fretta, spingono proprio a sorvolare l'accuratezza.