31 dicembre 2021
In data 31 Dicembre 2021 il quotidiano nazionale “Il Giorno” pubblica il consueto editoriale del venerdì del dott. Daniele Nappo, rappresentante legale della Scuola Paritaria S. Freud di Milano. Il tema principale della riflessione è la dipendenza da internet, che ormai affligge i nativi digitali. I ragazzi infatti sono vittime di vere e proprie malattie e disturbi da iperconnessione, quali il timore di stare senza connessione all’alterazione del ciclo sonno-veglia a causa della costante interazione sulle chat, sino ad arrivare, nelle peggiori delle ipotesi, al ritiro sociale e alla chiusura in sé.
“La generazione Z ovvero la generazione delle Reti, di chi è nato con lo smartphone, di chi fa uso smodato d’internet e di chi rimane esageratamente connesso ai vari social-network sta creando delle vere e proprie malattie e sindromi da iperconnessione: dalla paura di non avere il web disponibile, allo stare in chat tutta la notte, fino al ritiro sociale, quelli che vengono chiamati hikikomori. Sono vere e proprie dipendenze che allontanano dalla realtà, che discostano, che agevolano l’ignorare ed evitare l’altro. È necessario mettere in campo azioni preventive per evitare che ciò avvenga e proprio la scuola può farlo. Purtroppo se ne parla pochissimo, o si tende a minimizzare, ma sono vere e proprie malattie correlate ad ansie, stress, depressione. Sono adolescenti che hanno poche emozioni, poche relazioni sociali, che scambiano il giorno con la notte. La scuola dovrebbe e potrebbe costruire uno spazio dedicato di approfondimento, dove spiegare loro che bisogna imparare in modo oggettivo a valutare sé stessi, che non bisogna dare importanza solo alle immagini perfette che sono troppo lontane dalla realtà. Meglio seguire i propri ideali. I docenti possono essere dei punti di riferimento da seguire per vivere la vita reale. Sappiamo bene quanto l’uso della tecnologia dev’essere moderato per sostenere uno stile di vita sano ed equilibrato, gran parte degli utenti internet è online anche prima di dormire e subito dopo la sveglia parecchi ragazzi utilizzano i dispositivi anche a letto e a tavola. La maggior parte di loro sente la dipendenza da internet e questo crea spesso liti familiari, perché i genitori vedono venir meno gli impegni a scuola o nelle attività sportive e nelle amicizie vere. Gli adolescenti imitano i vari influencer, youtuber e blogger che diventano un modello da seguire in tutto e per tutto. I genitori sono chiamati al compito educativo nei confronti dei propri figli usando regole precise, ma la scuola potrebbe creare un ponte di aiuto. Non possiamo permettere che la tecnologia modifichi gli stili di vita. I ragazzi devono essere aiutati soprattutto nel loro sviluppo più importante ossia l’adolescenza, per non cadere in una bassa autostima. Per non perdersi.”
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