6 gennaio 2023
Il Dr. Nappo, in questo articolo, si augura che il 2023 porti con sé delle notizie positive per la scuola. L’auspicio è che il nuovo anno sia quello delle competenze e che la scuola si attivi per una didattica innovativa che risponda al meglio alle varie esigenze educative.
Che il nuovo anno porti con sé buone notizie per la scuola, che il 2023 sia l’anno delle competenze: la formazione deve assumere e conquistare un ambito di sviluppo al fine di promuovere la competitività, la maggiore partecipazione e la valorizzazione dei talenti attraverso riqualificazione, digitalizzazione e apprendimento durante l’intero ciclo di vita scolastico. In ambito scolastico le competenze rappresentano tutto ciò che il docente ha insegnato e l’alunno ha imparato, e tutto ciò che quest’ultimo introduce partendo dalla propria esperienza personale e che può essere preso da ogni contesto. C’è una continua crescita nella domanda di lavoro digitale, ma assistiamo alla carenza di conoscenze specifiche per gestire le complesse sfide della transizione: è necessario sviluppare culture e abilità diffuse, affinché le opportunità possano essere colte nel loro complesso. Sarà la competenza a fare la differenza nella scuola, il competere consentirà di comprendere il presente e orientare lo sviluppo al futuro, evitando scorciatoie. Nel campo della scuola sono molte le sfide da affrontare.
La scuola deve pensare come un’azienda – anche se non lo è e non lo deve diventare - alla gestione manageriale di nuove strutture e processi. Uno dei principali ostacoli all’innovazione è proprio la mancanza di cultura digitale da parte degli operatori del comparto unita alla carenza di competenze per utilizzare tecnologie e dati. Adottare tecnologie digitali implica sperimentare nuovi processi organizzativi, ripensare ruoli di segreteria e docenti e preside, così come la loro relazione. La scuola digitale non costituisce solo una trasformazione tecnologica, ma rimodella radicalmente la struttura del sistema scolastico dal rapporto docente-allievi ai processi di formazione. La scuola digitale è un cambio di paradigma basato su alcuni importanti trasformazioni: il centro del progetto scolastico diventa lo studente non solo il docente o la scuola; i percorsi di formazione sono personalizzati, creati su misura; si rafforzano le partnership, la condivisione e le forme di collaborazione. Attuare la trasformazione digitale significa, dunque, agire sul cambiamento culturale del sistema scolastico per sviluppare il pensiero digitale; è necessario partire dai saperi presenti per innovarle; non è facile e non è automatico, non si tratta solamente di imparare a utilizzare una nuova tecnologia, ma di costruire, con tutti gli attori dell’organismo, nuove rappresentazioni della Scuola.
Occorre mettersi in gioco e imparare nuove regole, abbandonare strade conosciute, sperimentare tecnologie e nuovi percorsi organizzativi. I docenti devono sviluppare competenze specifiche in materia di privacy e sicurezza del dato congiunta con l’utilizzo degli strumenti elettronici. Il nuovo anno delle competenze ci aiuterà a concentrare gli sforzi per permettere alla scuola di imparare un nuovo sistema; auguriamoci per la scuola maggiori investimenti, più efficaci e inclusivi, alle esigenze del lavoro, prestando attenzioni ai giovani che sono la leva del futuro. Insomma l’augurio è che la scuola possa essere messa al centro per la ripresa del nostro paese, per una maggiore occupazione che possa essere sostenuta da programmi che diano un forte sviluppo ad una transazione al digitale opportuna per una modernizzazione; La scuola deve attivarsi per una didattica innovativa che meglio risponda alle varie esigenze educative. Concludendo Buon nuovo anno scuola digitale!
Dott. Daniele Nappo
Rappresentante Legale Scuola Paritaria S. Freud
Scuola-Paritaria-Sigmund-Freud-Milano-MI-Liceo-Scienze-Umane-LES-Tecnico-Tecnologico-Informatico-INFO-Tecnico-Economico-Turistico-TUR